Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La procedura per la fornitura a noleggio di gazebo per l’evento “La Notte Piccante 2013” era una gara per pochi. Cinque le ditte invitate fra cui la Media Service di Maurizio Rafele con un preventivo di 6.500 euro e la ditta Annozero di Salvatore Sangiuliano con un preventivo più vantaggioso di 4mila euro, risultata poi assegnataria del servizio. Fin qui tutto nella norma. Il problema? Secondo le ipotesi di accusa ci sarebbe stato un accordo precedente alla stessa partecipazione tra le due ditte che si sarebbero poi spartite il compenso pubblico. Nel patto si sarebbe concordato che la fornitura sarebbe stata effettuata da Rafele. La Annozero con atto datato 10 settembre 2013 richiedeva alla Media Service la somma di 3mila euro per la fornitura, montaggio e smontaggio di 32 gazebo. Sulla somma complessiva di 4mila euro, in effetti 3mila competevano alla Media Service e mille alla fittizia aggiudicataria. E visto che la Media Service, mera agenzia di servizi, non possedeva le strutture, la fornitura sarebbe stata materialmente eseguita( con il placet di esponenti comunali come Giovanni Merante e Salvatore Tarantino), dalla ditta Dolce Immacolata, la quale in realtà fa capo al coniuge Francesco Leone, all’epoca dei fatti consigliere comunale. Un procedimento ad hoc per alterare la gara senza che gli aggiudicatari fittizi o reali fossero in possesso delle certificazioni comprovanti la conformità del prodotto relativa ai beni forniti. In questo caso Sangiuliano, Rafaele e Franco leone rispondono di turbata libertà degli incanti, aiutati da Giovanni Merante indagato per favoreggiamento personale, “reo” di aver dato loro una mano. Sentito dagli uomini della Digos avrebbe negato il coinvolgimento del proprio assessorato, interessato alla sistemazione degli stand per la manifestazione “Notte piccante 2013”. Avrebbe contattato con lo scopo di organizzarne la collocazione, Franco Leone direttamente o tramite il tenente colonello dei vigili urbani Salvatore Tarantino, dimostrando di sapere che Leone era il fornitore del relativo gazebo. Ma gli inciuci per la manifestazione non finiscono qui. Secondo i magistrati Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi gli assessori Rita Cavallaro e Massimo Lomonaco avrebbero intenzionalmente favorito Giovanni Francesco Eugenio Lorenzo affidandogli la fornitura di stampati di natura pubblicitaria per la “Notte Piccante” procurandogli un ingiusto danno patrimoniale di 3mila euro corrispondente al danno arrecato al Comune. La scelta di Lorenzo sarebbe sarebbe fondata solo sulla personale amicizia che lo lega a Lomonaco in barba ai principi di libera concorrenza, parità di trattamento e al divieto di favoritismi a cui è tenuto un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio.
Gabriella Passariello
Leggi anche: Malaffare al Comune, 26 indagati