La Commissione Trasporti della Camera ha infatti approvato il disegno di legge che prevede l’obbligo di montare i seggiolini con dispositivi acustici e include sgravi fiscali per l'acquisto
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È diventata una vera e propria emergenza internazionale. Nel mondo occidentale e freneticamente produttivo, gli episodi di bambini dimenticati in auto sono all’odine del giorno. E nella stragrande maggioranza dei casi l’epilogo della vicenda, è il decesso del piccolo. I numeri, a livello internazionale, sono impietosi. Negli Stati Uniti sono 711 i bambini morti dentro l'abitacolo dell'auto di famiglia. Di ipertermia, arresto cardiaco, asfissia. Le auto, sotto il sole, diventano trappole mortali. Una media di 37 l'anno. Uno ogni 10 giorni, dal 1998 a oggi. Ma se gli Usa rappresentano un caso limite, i dati europei, anche se molto meno allarmanti, non sono certo meno preoccupanti. In Europa di dati a disposizione ce ne sono pochi. Non esiste ancora un database con una casistica di morte infantile specificatamente codificata, come ci ha confermato l'Istat.
In Italia i casi sono più o meno noti, il più vecchio censito risale al 1998 a Catania. Poi saltiamo nel 2008 a Merate (Lecco), nel 2011 a Teramo e a Perugia. Sempre nel 2011, a Roma, due gemellini di 11 mesi sono salvati da un passante. I genitori li avevano lasciati stavolta volontariamente per andare a giocare alle slot machine. Nel 2013 il piccolo Luca, 2 anni, è morto in auto a Piacenza, mentre a Napoli un bimbo di tre anni è stato salvato dai passanti, così come a Roma, un neonato di 2 mesi abbandonato volontariamente. Anche in questo caso i genitori erano andati in un bar a giocare alle slot. Eppure basta poco.
Dove l’attenzione fallisce, bisogna quindi trovare un surrogato che la attiri di nuovo verso il bambino prima che sia troppo tardi. La Commissione Trasporti della Camera ha infatti approvato il disegno di legge che prevede l’obbligo di montare i cosiddetti “seggiolini salva bebè”, con dispositivi acustici che rivelino la presenza del bambino a bordo dell’ auto. Il provvedimento passerà al Senato per il varo definitivo.
«Quello dell’obbligo dei sensori anti abbandono è una battaglia che il ministro Danilo Toninelli ed io portiamo avanti sin dall’inizio del nostro mandato. – ha commentato in una nota il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Michele Dell’Orco. « Con l’approvazione di questa legge si porta a compimento un primo tassello per evitare tante morti assurde dovute a una banale distrazione. Proprio per l’importanza che per noi rivestono i dispositivi salva-bebè, il nostro impegno è quello di garantire incentivi fiscali per l’acquisto».