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Raggiunto da un’operazione anti-pedofilia partita da Trento, successivamente sospeso dalle funzioni e dallo stipendio e sottoposto a un procedimento disciplinare che potrebbe determinarne la radiazione, per il magistrato Gaetano Maria Amato arriva ora la richiesta di rinvio a giudizio.
Il togato messinese, in servizio al Tribunale di Reggio Calabria, è stato arrestato il 2 ottobre del 2017 con l’accusa di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore.
Secondo i pm, l’uomo avrebbe ripreso col cellulare due ragazzine minori di 16 anni e diffuso le immagini in rete. Amato avrebbe anche scaricato da internet materiale pornografico con foto di adolescenti e preso parte a chat con altri soggetti interessati allo scambio di foto hard di ragazzine. Ad Amato si contesta anche l'avere palpeggiato una delle adolescenti riprese.