OPERAZIONE GALASSIA | Coinvolti i cosiddetti “Teganini”, i rampolli della famiglia originaria del quartiere Archi di Reggio Calabria. L'operazione coordinata anche le Procure di Bari e di Catania. Emerso un giro d’affari di 4,5 miliardi
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«Cerco nuovi adepti nelle migliori università mondiali, non quattro scemi che fanno bam, bam. Io cerco quelli che fanno pin pin, che cliccano e movimentano». Questa è una intercettazione chiave dell’inchiesta che stamani ha visto notificare provvedimenti restrittivi a 68 persone. Tre procure, quella di Bari, Reggio Calabria e Catania hanno sferrato un duro colpo, sotto il coordinamento della Dda, alla criminalità organizzata calabrese.
Nell’inchiesta risultano essere coinvolti anche imprenditori e prestanome dei clan. Le cosche infatti, avevano spostato i propri interessi sul gioco on line, impadronendosi del mercato delle scommesse. Un’organizzazione unitaria, stando all’inchiesta odierna, che avrebbe operato sinergicamente non solo in Italia, ma anche all’estero per riciclare il denaro. Gli eventi sportivi erano quelli più redditizi. Dalle indagini, condotte anche dallo Scico di Roma, infatti è emerso un giro d’affari superiore ai 4,5 miliardi di euro. Gli ingenti guadagni accumulati, monitorati dalla Guardia di finanza, venivano poi reinvestiti in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all'estero, intestati a persone, fondazioni e società, schermati con la complicità di prestanome di comodo. Gli inquirenti hanno seguito il percorso del denaro usato per scommettere su internet e sono riusciti a ricostruire come i gruppi criminali coinvolti nell’inchiesta si sono spartiti e controllavano, con modalità mafiose, il mercato delle scommesse clandestine on line.
18 fermi a Reggio Calabria
La Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore capo Giovanni Bombardieri, ha eseguito fermo di indiziato di delitto nei confronti di 18 persone, nonché al sequestro dell’intero profitto dell’organizzazione criminale, oltre a quello di 23 società estere, 15 società italiane operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, 24 immobili, 7 automezzi, 33 siti nazionali e internazionali di “gambling on line” ed innumerevoli quote societarie e conti correnti nazionali ed esteri, per un valore complessivo corrispondente ad oltre 723 milioni di euro.
Il ruolo dei Teganini
Da quanto si apprende, sul fronte calabrese, l’inchiesta curata dai pm Stefano Musolino e Sara Amerio, vede coinvolti esponenti del clan Tegano. Ed in particolare il gruppo delle giovani leve chiamate “Teganini”, i rampolli della famiglia originaria di Archi, quartiere nord alla periferia di Reggio Calabria, che costituiscono un cartello unico con la ‘ndrina dei De Stefano e dei Condello.
Le intercettazioni
L'inchiesta "Gambling"
L’indagine odierna “nasce” da quella messa a segno nel 2015, ossia “Gambling” che aveva visto finire in manette esponenti delle principali cosche reggine tra cui Mario Gennaro che pochi mesi dopo l’arresto diventerà collaboratore di giustizia. Gennaro riferirà in modo particolare del giro illecito di scommesse, e degli ingenti flussi di denaro sporco, tra la Calabria e Malta. E proprio parte dei sequestri odierni ha riguardato Malta ma anche Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curacao, Serbia, Albania, Spagna. Un patrimonio illecito accumulato negli anni rintracciato anche grazie con la collaborazione di Eurojust e delle autorità giudiziarie estere.
I fermi dell'operazione Galassia
(Procura di Reggio Calabria)
Paolo Carlo Tavarelli, nato a Napoli, 48 anni
Ivana Ivanovic, Jugoslavia, 45 anni
Paolo Simone, Roma, 53 anni
Giuseppe Decandia, Altamura, 43 anni
Domenico Tegano, Reggio Calabria, 25 anni
Bruno Danilo Natale Iannì, Reggio Calabria 25 anni
Domenico Aricò, 50 anni, Reggio Calabria
Carmelo Carminiti, Reggio Calabria, 47 anni
Francesco Franco, Reggio Calabria, 26 anni
Antonio Zungri, Rosarno, 47 anni
David Larussa, Rosarno, 45 anni
Giuseppe Abbadessa, Rosarno, 45 anni
Santo Furfaro, Palmi, 40 anni
Antonio Ricci, Bari, 42 anni
Gabriele Caliò, Catanzaro, 39 anni
Danilo Sestito, Catanzaro, 37 anni
Davide Schermi, 44 anni