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Roma - "Non c’è un'unica associazione mafiosa che controlla la città di Roma. Non siamo a Palermo con Cosa nostra o a Reggio Calabria con la 'ndrangheta o a Napoli con la camorra. Roma è troppo grande per essere controllata da un'unica associazione. Ci sono invece alcune associazioni specifiche di tipo mafioso presenti nel territorio metropolitano come per esempio a Ostia i Fasciani e altre, collegate a Cosa nostra, nella città”. Lo ha detto il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ascoltato dalla commissione parlamentare antimafia, sulla maxi inchiesta 'Mondo di mezzo'. “Non ci sono morti per strada? – ha aggiunto il procuratore– Non ci siamo basati su questo per parlare di associazione mafiosa, ma su quanto prevede il 416 bis, il quale prevede controllo capillare del territorio, struttura gerarchizzata, ma anche atti di violenza. A Roma non ci sono gli omicidi della ‘ndrangheta o di Cosa nostra, ma anche le mafie tradizionali si sono evolute, e ci sono ora meno omicidi.”