VIDEO | Il drammatico impatto verificatosi lo scorso 15 giugno ha scosso tutta la comunità e l’intero comprensorio pre-aspromontano. Nella piccola chiesa di Santa Maria del Soccorso a celebrare la liturgia è il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva
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Dolore e tanta commozione a Natile Vecchio che oggi ha tributato l’ultimo saluto a Caterina Pipicella e ai figli Giusy e Giovanni Marvelli, vittime di un terribile incidente stradale giovedì pomeriggio lungo la provinciale che collega Bovalino alla frazione di Careri. La tragedia ha scosso tutta la comunità e l’intero comprensorio pre-aspromontano, lasciando in tutti un immenso vuoto e sensi di smarrimento e angoscia. Proprio per oggi, giorno dei funerali, il sindaco Giuseppe Pipicella ha proclamato il lutto cittadino.
Nella piccola chiesa di Santa Maria del Soccorso gremita e turbata a celebrare la liturgia è il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva.
«È l’ora del silenzio e della meditazione, quella che suscita nel cuore di ognuno di noi, è una domanda: perché questa strage degli innocenti? - le parole del vescovo nella sua omelia - Era il volere di Dio o negligenza? Sono domande che restano e inquietano. La comunità di Careri e dei comuni vicino ha diritto ad essere collegata attraverso una viabilità che guarda ai tempi moderni». Presenti con la fascia tricolore in segno di vicinanza anche i sindaci di Platì e San Luca, Rosario Sergi e Bruno Bartolo.
Per il piccolo Giovanni domani sarebbe stato il giorno della sua prima comunione. A lui Oliva ha dedicato una particolare preghiera. «Caro Giovanni, i compagni del tuo gruppo di catechismo ti sono vicini. Accogli il dono dell’amore di Dio che ti ha chiamato a sè molto presto, ammettendoti alla comunione eterna del suo amore».
Gli amici e i compagni di scuola di Giusy e Giovanni indossano una maglietta bianca dove campeggiano alcune loro foto in momenti felici. «L’equità non governa la vita e la morte - è il messaggio riportato - Se così fosse, nessuna brava persona morirebbe mai giovane. Riposate in pace, siete gli angeli più belli». Tanti i momenti di forte partecipazione durante la cerimonia, che ha rappresentato l’ultimo abbraccio a queste tre giovani vite, la cui esistenza si è fermata troppo presto.