Se la capacità di accoglienza si dovesse giudicare dalla capacità degli autoctoni ad avere amore del loro luogo natio, beh, alle latitudini di Corigliano-Rossano non saremmo messi proprio bene. Fare autocritica, alle volte, fa bene. Fa bene soprattutto a smuovere le coscienze di chi, invece, ha a cuore la propria terra.

Un breve preambolo, necessario, per descrivere la condizione pietosa in cui versa – oggi, 16 agosto, nel clou della stagione estiva – l’ufficio turistico di Corigliano-Rossano a Lido Sant’Angelo, al centro di uno dei luoghi in cui si svolge la movida e si snoda tutto il giro dei vacanzieri nella nuova polis della Sibaritide.

Vetrine divelte e desolazione

Una struttura pubblica (l’ennesima, purtroppo, in città), di recente costruzione ma già abbandonata al suo destino ed in preda ai vandali. La vetrata frontale dello stabile, un grazioso gazebo, è stata oggetto di una sassaiola. E non per mano di manifestanti facinorosi ma di vandali che non avendo di meglio di fare si sono “divertiti” a danneggiare la struttura. “Tanto, chissenefrega!”

Sono entrati, hanno rubato perfino quel poco di materiale di cancelleria che era custodito all’interno; hanno incendiato le maniglie d’ingresso; e persino quella sedia di plastica, dove a turno sedevano le guide per dare informazioni ai turisti, è stata utilizzata come oggetto “antistress” dai quei caparbi e sempre ignoti barbari. Una vergogna!   

Tutto accade in un'area videosorvegliata 

E tutto questo accade non in periferia, non allo scuro del borgo marinaio, ma nel pieno centro, a ridosso della promenade di viale Sant’Angelo sulla quale, nelle sere d’estate, passeggiano migliaia di persone.

Come se non bastasse, inoltre, quel luogo dovrebbe essere anche videosorvegliato, grazie ad un impianto istallato dall’allora comune di Rossano che è in gestione alla Polizia municipale. Nessuno, però, ha visto nulla.

La denuncia dell'Unpli

A denunciare l’accaduto è stato il segretario provinciale dell’Unpli Cosenza nonché presidente della Pro Loco di Rossano, Federico Smurra. Che ha chiosato: «Lo stato in cui versa questa struttura è la cartina di tornasole dello stato del turismo nel nostro territorio. Che anche quest’anno – ha detto – continua a far registrare una costante decrescita»