Potrebbe essere stato legato ad una vendetta per le tendenze pedofile della vittima l'omicidio di Francesco Fiorillo, di 45 anni, ucciso in un agguato a Vibo Valentia il 15 dicembre del 2015. É l'ipotesi che viene fatta dalla Squadra mobile di Vibo Valentia e dallo Sco, che stamattina hanno arrestato due persone accusate dell'assassinio. Per l'omicidio, nel marzo del 2018, era già stato arrestato Antonio Zuliani, di 26 anni il cui dna era stato rinvenuto su un paio di guanti trovati sulla scena del crimine. Con i due arresti di stamattina é stato completato il quadro delle responsabilità.

Uno degli arrestatiodierni è Arcangelo Michele D'Angelo, 29 anni, di Piscopio, già accusato di aver compiuto una rapina il 5 agosto 2006 ai danni dellla "Latteria del Sole" (8mila euro il bottino) di viale Affaccio a Vibo. Arcangelo Michele D'Angelo  è rimasto poi coinvolto in un'operazione antidroga della Squadra Mobile di Vibo Valentia scattata nell'ottobre del 2017 e che ha fatto luce sullo spaccio a Vibo e Piscopio portando alla luce l'intenzione degli arrestati di espandere il loro giro di affari nelle scuole superiori cittadine. Arcangelo D'Angelo, a differenza degli altri coinvolti (fra cui Antonio Zuliani), già condannati in primo grado, ha scelto il processo con rito ordinario. L'altro arrestato all'alba dalla polizia è invece Saverio Ramondino, 26 anni, di Vibo Valentia, già coinvolto nell'operazione "Golden fever"  (furti in abitazione) e poi arrestato nel 2016 anche per resistenza alla polizia

I dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà alle ore 10.00 in Questura a Vibo Valentia.

 

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