«Non ci aspettiamo nulla di buono». Lapidario il commento, pronunciato a mezza bocca da Angelo Pugliese, legale di Isabella Internò. Al momento di varcare la soglia del tribunale di Castrovillari l’avvocato ha evitato i microfoni, lasciandosi scappare solo poche parole. Poco prima erano giunti nel palazzo di giustizia Donata Bergamini, accompagnata dall’avvocato Fabio Anselmo e dal poule dei periti incaricati dalla famiglia del povero Denis, di svolgere i rilievi sul corpo del giocatore.


Si tratta del professor Pietrantonio Ricci, dirigente di medicina legale all’università di Catanzaro, e dei suoi collaboratori Ciro Nunzio e Antonio Perna, quest’ultimo anatomopatologo. Donata è apparsa molto emozionata prima di entrare in aula. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni, prima dell’inizio dell’udienza davanti al Gip Teresa Reggio.


Presente anche Domenico Malvaso, legale di Raffaele Pisano, l’autista del camion che avrebbe investito Denis Bergamini a Roseto Capo Spulico, lungo la statale 106. Secondo la testimonianza di Isabella, Bergamini si sarebbe gettato sotto le ruote del pesante automezzo per suicidarsi. Tesi che le perizie adesso smentirebbero: gli esperti infatti, nella loro relazione sembrano concordi nell’affermare che il calciatore sia morto per soffocamento.

 

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L’udienza in corso di svolgimento prevede proprio l’audizione dei periti nominati dalle diverse parti. Con ogni probabilità poi il procuratore Facciolla, chiederà di proseguire le indagini per cercare di ricostruire, partendo proprio dalla risultanza della perizia, cosa sia realmente accaduto in quel maledetto sabato pomeriggio.