Il Riesame si è pronunciato. Il sindaco era finito ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Obbligo di firma per la compagna
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Revocati i domiciliari al sindaco Mimmo Lucano ma disposto il divieto di dimora a Riace. Così è stato deciso dal Riesame che ha accolto parzialmente il ricorso degli avvocati Antonio Mazzone e Andrea D’Aqua che avevano chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.
Il primo cittadino di Riace era finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione Xenia, coordinata dalla Procura di Locri, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.
Notificato il provvedimento anche alla compagna del sindaco, Tesfahum Lemlem, nei confronti della quale il divieto di dimora è stato sostituito con l’obbligo di firma.
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