«Siete voi la mia associazione. Penso che l'eredità più grande che io come sindaco ho lasciato è il senso di dare un messaggio per costruire mondi migliori non solo in una realtà locale». È la frase con cui Mimmo Lucano ha accolto a Riace alcune centinaia di persone accorse per l'incontro organizzato oggi pomeriggio e al quale hanno partecipato, tra gli altri, l'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, padre Alex Zanotelli, la componente della segreteria nazionale del Pd Marta Bonafoni (che ha portato «l'abbraccio di Elly Schlein») e l'ex governatore della Calabria Mario Oliverio.

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Nella piazzetta del villaggio globale, simbolo del modello Riace, si è tenuto il dibattito con al centro la vicenda giudiziaria che si è conclusa con la sentenza emessa il 12 ottobre dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria che ha ribaltato la condanna inflitta in primo grado a Mimmo Lucano di 13 anni e 2 mesi di carcere. In secondo grado, infatti, l'ex sindaco di Riace ha visto cadere tutti i reati più gravi ed è stato condannato a 18 mesi di reclusione - con pena sospesa - per un solo falso

«Tre giorni prima della sentenza - ha affermato Lucano -, in un'occasione pubblica, avevo detto che rifarei tutto. Mi rimane questo reato su un processo che forse non si doveva nemmeno fare e per il quale io non ho mai fatto delle rivendicazioni o delle accuse. Questo giorno, permettetemi di dedicarlo al popolo palestinese e a tutto quello che arriva da Gaza, a tutta questa violenza. Il messaggio di pace è che devono finirla perché ci sono vittime innocenti e bambini che stanno morendo». Tra i partecipanti alla manifestazione, che ha visto sventolare anche qualche bandiera palestinese, c'era anche Omar Sileiman rappresentante della comunità palestinese di Napoli.

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Durante il suo intervento, l'ex sindaco ha attaccato la destra che «ha nella sua struttura molecolare - ha detto - il senso della disumanità. Questo dobbiamo ammetterlo. Come dice sempre padre Zanotelli, come può un cristiano votare per Salvini. Non è compatibile. Riace ha ribaltato il paradigma che immigrazione e invasione sono un problema di ordine pubblico».

E se il suo avvocato Andrea Daqua, presente alla manifestazione, non ha mai avuto «alcun dubbio sull'esistenza dei reati», per padre Alex Zanotelli «finalmente anche in Calabria c'è un giudice che ha fatto giustizia». «Per me Mimmo è l'antitesi del reato. - ha dichiarato De Magistris - oggi è una giornata di giustizia anche se c'è ancora da fare perché credo che Mimmo debba uscire estraneo da ogni fatto». Secondo l'ex sindaco di Napoli, Lucano è stato vittima di «una violenza istituzionale che è pesante perché vive di legge, di campagne di stampa, di calunnie e di diffamazioni».

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L'appello per la pace a Gaza: «In piazza ogni venerdì»

A margine della manifestazione è stilato stilato un appello dall'ex sindaco del comune calabrese diventato il simbolo dell'accoglienza, Mimmo Lucano, da padre Alex Zanotelli e Omar Suleiman. «Siamo qui per celebrare una vittoria: la solidarietà e l'accoglienza non sono crimini. Dopo anni di processi, è stato ribadito anche nei tribunali. Ma fin qui ci raggiunge il grido di dolore del popolo palestinese sotto assedio a Gaza, sotto l'incombenza delle bombe e la minaccia di un genocidio. Non possiamo restare indifferenti. Condanniamo ogni efferato eccidio, l'uso della violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti. La parola 'vendetta' non deve essere contemplata in democrazia. Il popolo qui riunito al Villaggio globale di Riace, simbolo di pace e accoglienza tra i popoli dove ci siamo riuniti per stringerci intorno a Mimmo Lucano, lancia un appello - è scritto nel testo - alla immediata mobilitazione. Invitiamo i cittadini di ogni città italiana a riunirsi in piazza ogni venerdì pomeriggio, o in altro giorno, per chiedere il cessate il fuoco immediato, aiuti umanitari subito, fermiamo il riarmo mobilitiamoci contro la terza guerra mondiale. Usciamo dai social, vediamoci in piazza».