«La lotta continua, le idee non si possono fermare». A distanza di una manciata di giorni dalla sentenza di Appello che ha stravolto quella di primo grado, mandando assolti 16 imputati su 18 e rimodulando a pochi spiccioli e per fatti minori le pene (sospese) per Mimmo Lucano e per una sua collaboratrice, l’ex sindaco di Riace, protagonista della puntata di oggi di Dentro la Notizia, si racconta ai microfoni di Pasquale Motta.

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«La prima riflessione che mi viene in mente – dice – è che ci sono distanze abissali tra le due sentenze che non riesco a spiegarmi. Alla fine sono felice, per me è la fine di un incubo. Ho vissuto tanti anni con questo peso sulla coscienza di una condanna a 13 anni di reclusione, senza sentirmi libero. Non è necessario entrare fisicamente in galera per provare la sensazione di cui parlo. Mi è sempre sembrato tutto assurdo, c’era un contrasto evidente tra la realtà che vivevamo a Riace e la realtà del profilo criminale che veniva fuori dalle accuse. Un contrasto che a tutti quelli che conoscevano l’esperienza di Riace, che erano entrati nella sua storia conoscendone la sua comunità,  faceva sembrare tutto assurdo».

Nella piazza del Villaggio Globale, il fautore del modello Riace – modello che ha trattato, per la prima volta nella storia del Paese, gli immigrati come persone e non come numeri – Mimmo il Curdo è circondato da collaboratori e simpatizzanti. In paese c’è anche un gruppo di visitatori lombardi, planati nella Locride per riavviare i murales lasciati al degrado (anche quello dipinto da un artista gigantesco come Nick Spatari che rielaborava il volto di Gianluca Congiusta soffre i segni del tempo) dall’amministrazione a trazione leghista.

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«Al Villaggio Globale viviamo la politica come un ideale per cui vale la pena avere entusiasmo. E questo sentimenti non ha riguardato solo me. Ho visto decine di persone venute negli anni a conoscere la realtà di Riace, immedesimarsi con quello che facevamo, riconoscersi nel senso di comunità solidale che si era creato. Per quanto mi riguarda la nostra storia continua e non possiamo restare indifferenti a quello che sta succedendo in Medio Oriente. Il nostro progetto nasce a supporto del popolo curdo, in fuga dalle persecuzioni. Con lo stesso spirito ci sentiamo vicini alla popolazione della Palestina».

È possibile rivedere l'intera puntata di Dentro la Notizia su LaC Play.