Antonio Marziale riferisce di aver parlato con il presidente del Tribunale dei minori e riaccende la speranza nella comunità napitina in preda allo sconforto per la decisione del giudice di allontanare il bambino in attesa che venga adottato
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Erano rassegnati a dirgli addio, ma adesso una nuova speranza si accende nei cittadini di Pizzo. Il piccolo Francesco Dai, l’orfano di origini cinesi che vive nella cittadina vibonese da quando era un neonato, potrebbe non essere costretto a lasciare le famiglie che da sempre si prendono cura di lui. È quanto afferma il garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, che dal suo profilo Facebook rassicura: «Penso che rimarrà a Pizzo. Ho già parlato col presidente del Tribunale per i minorenni e credo proprio che la comunità non lo perderà».
In attesa di sviluppi ufficiali, dunque, arriva una buona notizia per tutti coloro che negli ultimi giorni non riuscivano a rassegnarsi all’idea che il bambino potesse essere strappato ai suoi affetti.
La storia di Francesco, 9 anni, ha commosso migliaia di persone. Abbandonato dalla madre in tenerissima età, ha sempre vissuto a Pizzo con il padre, Dai Shaoheng, un venditore ambulante di giocattoli deceduto il 22 aprile scorso a causa di un infarto. Il bambino, sebbene legatissimo al genitore, nel corso degli anni è stato accudito costantemente da due famiglie pizzitane, che hanno affiancato l’uomo nella cura del piccolo, seguendolo in tutte le fasi della crescita e del suo percorso di studi. Dopo la morte del genitore, Francesco è stato temporaneamente affidato al sindaco Gianluca Callipo, soluzione legale che ha consentito al bimbo di restare a Pizzo, continuando a essere accudito dalle sue “mamme adottive”.
Recentemente, però, il Tribunale dei minori di Catanzaro ha ordinato il suo trasferimento in un istituto per orfani o in una casa famiglia, individuata dall’Asp di Vibo, in attesa dell’udienza del 17 luglio prossimo, nel corso della quale potrebbe essere definito adottabile, qualora la madre, che vive a Prato, non si dovesse presentare per rivendicare la responsabilità genitoriale.
Una decisione, quella del giudice, che ha gettato nello sconforto la comunità pizzitana e, in particolare, le famiglie direttamente coinvolte nella cura del piccolo Dai. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda, venerdì scorso è stata organizzata una manifestazione di solidarietà in piazza della Repubblica, alla quale hanno preso parte anche i compagni di scuola dell’orfano cinese. “Francesco ha bisogno di noi e noi di lui”, hanno scritto i suoi amici su un cartellone. Un messaggio commovente che sembra essere arrivato a destinazione. L’auspicio è che quanto anticipato da Marziale si traduca in un nuovo provvedimento del Tribunale che consenta al bambino di restare con le persone che lo amano sino a quando l’iter per la sua adozione non sarà completato.
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