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I plichi contenenti le schede elettorali conteggiate a Longobucco passeranno sotto la lente di ingrandimento di Eugenio Facciolla. Il procuratore di Castrovillari ne ha disposto il sequestro. Vuole vederci chiaro sul presunto voto di scambio denunciato da una ragazza madre di 35 anni in difficoltà economiche.
La donna avrebbe subito pressioni per votare un candidato del Pd, Davide Federico, poi risultato eletto, dietro la promessa di un posto di lavoro e della consegna di buoni mensa per la scuola del figlio. «Per due anni non pagherai il servizio, ti farò risparmiare 25 euro al mese» le avrebbe detto Mario Federico, fratello di Davide e marito dell’assessore alle politiche sociali del vicino comune di Mirto.
Anche questa circostanza è attenzionata dagli inquirenti. Perché alla ragazza era stato proposto anche di spostare la residenza proprio a Mirto, per ottenere l’assegnazione di un contributo. La 35enne però ha registrato il colloquio, consegnando il file alla procura.
Federico avrebbe anche chiesto alla donna di segnare la scheda indicando oltre al cognome del fratello, anche la lettera iniziale del nome. Il sindaco uscente, Giovanni Pirillo, sostenuto dal Partito Democratico, ha avuto la meglio sullo sfidante Vincenzo Emanuele De Simone, espressione della lista civica Arcobaleno, per uno scarto di appena 24 preferenze.
Secondo quanto si è appreso, martedì prossimo 27 giugno, il primo cittadino riconfermato procederà alla nomina della giunta e Davide Federico è in pole per occupare la poltrona di vicesindaco.
Facciolla adesso, con il supporto delle fiamme gialle, passerà al setaccio le schede per verificare la presenza di voti espressi in maniera analoga a quella suggerita da Mario Federico.