Il sole caldo del primo accenno d'estate, un buffet all'aperto pieno di leccornie, l'acqua fresca che sgorga dalla fontana e la musica in sottofondo che annuncia la festa. Nel piazzale di Villa Adelchi, elegante struttura sanitaria a pochi metri dal mare di Longobardi, ieri c'era gran fermento. Di lì a poco avrebbe preso il via "L'arcobaleno della vita", l'evento che ha visto decine di bambini giocare e interagire con gli ospiti della residenza sanitaria, ovvero persone anziane o disabili. Insieme hanno costruito coloratissimi aquiloni, segno di libertà, che poi hanno affidato alla brezza leggera che soffiava a nord. I cervi volanti sono rimasti sospesi in aria per lungo tempo tra risate, urla di gioia e sguardi intrisi di speranza. L'evento, supportato anche dall'amministrazione comunale di Longobardi, è stato fortemente voluto dal Gruppo Citrigno, che detiene il controllo diretto sulla Riace Srl, società titolare della struttura. Fondamentale anche il contributo della locale Pro Loco.

Un pomeriggio molto speciale

A Villa Adelchi gli ospiti sono ormai abituati alle iniziative della famiglia Citrigno, ma ogni iniziativa di inclusione sociale si trasforma in un bagno di positività. I bambini hanno fatto visita anche agli anziani al primo piano dello stabile e tra canti e balli appena accennati, i ricoverati hanno fatto sapere di avere molto gradito l'iniziativa: «Questa compagnia - ha detto gli arzilli signori - ci vorrebbe più spesso».

Con molta probabilità le aspettative non verranno deluse. Il vicepresidente della Pro Loco di Longobardi, Antonello Ianni, ha già fatto sapere che la famiglia Citrigno ha dato carta bianca per l'organizzazione di nuove manifestazioni. «E' un percorso che abbiamo intrapreso insieme alla struttura, già per questa estate stiamo vagliando altri progetti».

L'evento, poi, si è concluso sul lungomare cittadino, dove mamme e bambini hanno continuato a liberare in aria gli aquiloni per tutto il pomeriggio.

«Dedizione oltre le cure»

E' il motto degli operatori che prestano servizio all'interno di Villa Adelchi: dedizione oltre le cure. «Fa parte del nostro vivere quotidiano - ha detto l'assistente sociale Lucia Martire -, viviamo per il sociale, i nostri pazienti sono sì ricoverati, ma cerchiamo di farli rimanere in contatto con il mondo che li circonda». Perché la migliore medicina del mondo rimane l'amore, in ogni sua forma.