Dopo l'agguato costato la vita ad Alessandro Cataldo, Libera Calabria invoca attenzione da parte dello Stato e di «tutte le forze sane» mentre il gruppo locale di Forza Italia invita a superare le divisioni e «fare quadrato per emarginare la violenza»
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L'agguato di ieri sera in cui ha perso la vita il 46enne Alessandro Cataldo ha profondamente scosso la comunità di Cetraro e non solo. Il sindaco, Ermanno Cennamo, ha scritto al ministro dell'Interno chiedendo un pronto intervento dello Stato, tramite anche l'apertura della caserma dei carabinieri e una maggiore presenza delle forze dell'ordine. Sull'omicidio che si è consumato nel comune del Tirreno cosentino è intervenuta anche la Chiesa e in particolare il vescovo della diocesi di San Marco-Scalea monsignor Stefano Rega, che si è detto preoccupato per la «crescente violenza che affligge i nostri territori» e ha invitato a reagire e a «promuovere la pace e il dialogo».
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Libera: «Preoccupante escalation criminale»
Sulla vicenda continuano le reazioni di politica e non. Si è espressa ad esempio la Segreteria regionale di Libera Calabria: «Apprendiamo con molta preoccupazione la notizia dell'omicidio verificatosi ieri sera a Cetraro. Un fatto molto grave, il quale va ad aggiungersi alla lunga escalation criminale che sta interessando l'Alto Tirreno cosentino condizionandone, pesantemente, la vita economica e sociale dell'intero territorio», è scritto in una nota.
«Auspichiamo pertanto - prosegue la nota di Libera - una decisa e pronta risposta da parte delle forze dell'ordine e degli inquirenti ed una piena collaborazione di chi potrebbe fornire elementi utili per l'individuazione dei responsabili di tale omicidio. Una presenza asfissiante della criminalità organizzata che merita una reazione immediata ed una particolare attenzione da parte dello Stato, e non solo, ma, anche, di tutte le forze sane presenti, al fine di ripristinare la tranquillità e la serenità dell'intera comunità».
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Fi Cetraro: «Facciamo quadrato per emarginare la violenza»
E se subito dopo la lettera a Piantedosi, è intervenuto a sostegno del sindaco Cennamo il gruppo Pd di Cetraro, non è tardata ad arrivare anche una nota di Forza Italia. «Siamo al fianco del sindaco di Cetraro in questo momento cruciale, al fine di evitare che la città torni, ahinoi, indietro nel tempo. Siamo molto preoccupati nel vedere crescere nella nostra comunità un'escalation di violenza che risveglia ricordi di periodi bui, e questo ci impone di agire con urgenza e determinazione. Oggi più che mai, sentiamo l'esigenza di unire tutte le nostre energie e fare quadrato per sensibilizzare l'intera comunità a emarginare questi fenomeni. Pertanto, collaboreremo attivamente con tutti coloro che si impegneranno per il ripristino della democrazia, della libertà e della pace sociale», è scritto in una nota.
E ancora, scrivono i forzisti di Cetraro: «La nostra azione politica vuole essere di supporto all'amministrazione: crediamo che unendo le forze sia possibile affrontare al meglio le problematiche relative alla sicurezza che preoccupano la nostra città. In un periodo dove le divisioni e le polemiche potrebbero emergere facilmente, scegliamo di promuovere l'unità e la collaborazione. Riteniamo essenziale, per il bene di tutti, mettere da parte le divergenze e concentrarci su un obiettivo comune. Intendiamo, con il nostro impegno, tradurre le intenzioni in azioni concrete. Siamo convinti che attraverso la cooperazione e l'unità, Cetraro possa affrontare efficacemente le sfide attuali e costruire un futuro sicuro e prospero per tutti i suoi abitanti».
Bevacqua e Iacucci (Pd): «Serve l'impegno di tutti contro la criminalità organizzata»
«Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno al sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, dopo il grave fatto di sangue che ha sconvolto la cittadina da lui guidata e che ripropone con forza il problema della sicurezza del territorio e della lotta alla ‘ndrangheta». Così, in una nota, i consiglieri regionali Pd eletti in provincia di Cosenza Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci. «Bene ha fatto il primo cittadino di Cetraro - continuano Bevacqua e Iacucci – a rivolgersi direttamente al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere allo Stato segnali forti di vicinanza ad un Comunità che faticosamente sta cercando di muoversi verso il progresso e la legalità e non vuole tornare nella morsa della criminalità. I sindaci non possono essere lasciati da soli – concludono i consiglieri regionali dem - come Pd ci attiveremo in ogni modo possibile per fornire sostegno alla cittadina di Cetraro e, più in generale, perché in Calabria non si abbassi mai l’attenzione nei confronti della ‘ndrangheta e ai suoi gangli che troppo spesso hanno condizionato la vita dei calabresi e lo stesso sviluppo della Regione».