Per il trasferimento a Catanzaro il 66enne ha atteso più di cinque ore: «Trasporti inspiegabilmente rifiutati»
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Ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso per una grave crisi respiratoria ma il mezzo, che doveva giungere da Lamezia, per «condizioni meteo avverse» non è intervenuto. A questo si è aggiunta la lunga attesa per l’arrivo nella fascia di reperibilità di un medico anestesista per l’assistenza in ambulanza. Un’odissea che poteva costare cara ad un paziente della Locride, fortunatamente conclusa a lieto fine, ma che rappresenta solo la punta dell’iceberg di una delle tante falle del sistema sanitario calabrese.
I fatti
Nel pomeriggio del 31 gennaio scorso un 66enne veniva ricoverato d’urgenza presso la Rianimazione dell’Ospedale di Locri con una grave insufficienza cardio-respiratoria. Intubato e collegato al ventilatore meccanico, ha bisogno di un trattamento specialistico non disponibile presso il nosocomio di contrada Verga. Per lui si rende così necessario il trasferimento d’urgenza all’Ospedale “Mater Domini” di Catanzaro per essere sottoposto ad Ecmo. Sono circa le 17:30, si chiede l’attivazione dell’elisoccorso di base a Lamezia essendo la base di Locri (non l’Elisuperficie che rimane aperta anche di notte) già chiusa per effemeridi scadute. Tuttavia, dopo l’esecuzione delle pratiche burocratiche la missione, come già avvenuto in parecchi altri casi, non viene accettata in quanto il pilota di turno presso Lamezia decreta le «condizioni meteo avverse». Continua a leggere su IlReggino.it