VIDEO | Ieri a Locri il forum delle municipalità con Chiesa e Regione. L'assessore Gallo: «Progetto ambizioso. Far conoscere i punti di forza»
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Riparte il viaggio verso la candidatura della Locride a capitale italiana della cultura per il 2025. La pandemia in questi due anni ha certamente modificato il cronoprogramma ma ha al contempo ampliato la consapevolezza che non bisogna perdere tempo. Per questo il Gal insieme con tutti i comuni della Locride ha inteso costruire un grande progetto di innovazione sociale che attraverso la cultura, il turismo interculturale, interreligioso ed esperienziale dia valore al patrimonio produttivo rurale e artigianale. «Si vede quasi compiuta la realizzazione di un sogno – ha espresso il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì – partito lo scorso anno e che ci auguriamo porti alla vittoria finale. Tuttavia anche se ciò non dovesse accadere dobbiamo tutti insieme, cittadini e istituzioni, mettere sulla bilancia quanto di meglio abbiamo, per affermare sempre più che la Locride è tutta un’altra storia».
All’incontro dal tema “La valigia dei sogni” ha partecipato anche l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il quale ha ribadito il suo impegno a fianco del territorio reggino. «Ho imparato ad amare questo territorio grazie all’insegnamento di Jole Santelli. Io sono ben lieto – ha continuato l’assessore – di essere coinvolto in questo percorso di promozione del territorio, perché questa è una battaglia che sarà sostenuta dalla Regione, ma dovrà essere portata anche al Ministero».
Gallo, evidenziando che «questo vuol dire condividere un percorso, perché da soli non si va da nessuna parte», ha anche ammesso che la Locride è «un’area più sfortunata dal punto di vista delle infrastrutture», mentre oggi «bisogna puntare sulla promozione, sul racconto di un modo diverso di vedere il territorio. Anche per questo – ha concluso – occorre supportare, migliorare la qualità del nostro sistema produttivo ma anche far conoscere i punti di forza».