Per lanciare un messaggio di speranza ai fedeli, con l’augurio che la pandemia presto sia solo un lontano ricordo. Dopo oltre tre mesi il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva è tornato a celebrare una messa all’aperto sul lungomare di Locri nel pieno rispetto del distanziamento sociale come segno di vicinanza al popolo cristiano provato dalla dimensione domestica del lockdown. «È stato un tempo difficile – ha ricordato il presule nel corso della sua omelia - Il mio auspicio è che si possa presto tornare a vivere le nostre liturgie e le nostre funzioni religiose senza paura».

 

Più che l’emergenza sanitaria, ormai alle spalle, a preoccupare adesso è la crisi economica, che sta mettendo in ginocchio centinaia di attività commerciali, nonché molte famiglie, ormai sulla soglia della povertà, ma non lasciate sole dalla diocesi locrese. «Stiamo costituendo un fondo di solidarietà a sostegno dei bisognosi – ha rimarcato Oliva - costituito in parte dall’8 per mille, e con aiuti che provengono da privati. Vogliamo rispondere ai bisogni più gravi che le nostre famiglie sono chiamate ad affrontare. È il momento di moltiplicare la nostra attenzione verso chi è meno fortunato».