Si incontreranno nei prossimi giorni, forse già venerdì, i vertici dell’Asp reggina e Fulvio Furci, lo specialista di ortopedia risultato vincitore del bando per il posto da primario nell’ospedale di Locri e dimessosi prima ancora di prendere possesso del reparto, ormai senza una guida “istituzionalizzata” (il servizio è diretto da un facente funzioni) da sei anni. Obbiettivo dell’incontro, capire le ragioni alla base delle dimissioni e verificare se esistano margini per un ripensamento del professionista rispetto al suo passo indietro. 

Il concorso

Indetto nel lontano 2017, il bando per quel posto da primario nel derelitto nosocomio della Locride, ha avuto un iter più che tortuoso, finendo per trascinarsi – e trascinare con se i malcapitati candidati che vi avevano aderito – per oltre sei anni, tra rinvii, sospensioni ed elefantiaci ritardi. Una situazione che a Locri, nonostante gli adeguamenti dell’ultimo periodo, si ripete da anni e che continua lasciare  l’ospedale di contrada Verga monco della “testa” in 3 raparti su nove.

La graduatoria

Sono due i candidati risultati idonei alla fine dell’estenuante percorso di selezione. Ma il concorso è così datato nel tempo che, da quanto filtra dalla stanza dei bottoni, l’azienda avrebbe richiesto parere agli uffici competenti per la corretta procedura da seguire: scorrere la graduatoria, indicando il secondo medico risultato idoneo come candidato vincitore, o istruire un altro bando nuovo di zecca.