VIDEO | Prevista la ristrutturazione di una parte dell'edificio da dedicare alle attività di diagnosi e terapia della Unità Operativa del nosocomio locrese
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La sezione della Locride dell’associazione "Angela Serra" per la ricerca sul cancro ha consegnato al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria il progetto di massima di ristrutturazione dei locali da dedicare al reparto di Oncologia dell’Ospedale di Locri. Il progetto, che dovrà essere valutato dalle autorità sanitarie reggine, prevede la ristrutturazione di una parte di un edificio da dedicare alle attività di diagnosi e terapia della Unità Operativa del nosocomio locrese e, soprattutto, da dedicare all’accoglienza dei pazienti e del loro famigliari.
«Magari ci fossero altre proposte così – ha commentato il direttore dell’Asp reggina Gianluigi Scaffidi - Dovremo garantire che tutta la documentazione propedeutica ai lavori sia a posto. Poi si affiderà la redazione del progetto esecutivo e, una volta approvato, si potrà procedere con l’avvio dei lavori che dureranno verosimilmente 2 anni e mezzo. Il Comune è entusiasta di questo progetto. Non mi aspetto ostacoli, ma incentivazione e celerità».
«Per me è un giorno emozionante – ha affermato il responsabile regionale dell’associazione Attilio Gennaro - Questa opera che sta prendendo vita è frutto di un lavoro di squadra. Ringrazio i volontari e chi con le loro donazioni hanno contribuito a farci acquisire maggiore credibilità. Da calabrese sono entusiasta e commosso nel vedere finalmente il prospettarsi di un’opera che possa dare dignità alle cure dei cittadini, senza costringerli a farli partire». Qualora la direzione dell’Asp darà un parere favorevole, l’associazione ha già dichiarato la propria disponibilità a realizzare anche il progetto esecutivo dell’opera.
Per il senatore del Movimento 5 Stelle Fabio Auddino «E’ una giornata importante per la Locride. Questa idea permetterà di ricostruire un intero reparto in un’altra location. Con l’aiuto di tutti faremo in modo che a breve ci sia il progetto esecutivo affinchè prima possibile questo reparto sia realtà per i nostri malati, oggi costretti ad andare altrove per curarsi».