I due manager accusati di omissione di atti d'ufficio, interruzione di pubblico servizio e abbandono di incapaci
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Compariranno oggi davanti al Gup di Locri l’ex direttore generale dell’Asp di Reggio Giacomino Brancati e il direttore del dipartimento Area Ospedaliera Cosimo Calabrò, accusati di omissione di atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e abbandono di persone minori o incapaci.
Al centro dell’indagine condotta dal sostituto procuratore di Locri Ezio Arcadi il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Locri. «In particolare gli stessi – si legge nella richiesta formulata dal pm al Gup - non adottavano alcun provvedimento di tipo organizzativo o gestionale volto a risolvere la criticità e quindi assicurare le urgenze ortopediche e attivare il percorso assistenziale del politrauma, limitandosi, viceversa, ad adottare apparenti provvedimenti-tampone che si rivelavano da subito del tutto inefficaci, talora tra loro in contraddizione e cervellotici, spesso irrispettosi delle competenze fissate dagli atti organizzativi generali e delle norme generali in materia di livelli essenziali di assistenza; provvedimenti che, alla fine, procuravano ripetuti blocchi dei ricoveri, il sostanziale azzeramento della Soc di Locri e dell’omologa Struttura di Melito, assolutamente vitali dal punto di vista dell’assistenza sul territorio e costringevano i pazienti ad una forzata migrazione verso altre strutture della Provincia».
Tra le accuse contestate a Brancati, quella «di non avere compiuto nulla di veramente significativo affinchè fosse espletato il concorso per la copertura del posto di Direttore della Struttura d Locri, vacante addirittura dal 1 giugno 2012». Secondo la Procura di Locri sarebbero circa 200 i pazienti «abbandonati» che necessitavano di cure.