Disavventura per una donna dopo essere caduta in casa. Lunghissima l'attesa per l'arrivo del mezzo di soccorso che l'ha trasferita a Polistena, dove l'esame diagnostico ha evidenziato un'emorragia cerebrale. La denuncia della figlia: «Non si può andare avanti così»
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«Non si può e non si deve andare avanti così». A dirlo è la figlia di una donna di Gioiosa Ionica che nei giorni scorsi ha vissuto una vera e propria odissea in ambito sanitario. Affetta da gravi patologie, dopo aver battuto la testa in seguito ad una caduta in casa viene soccorsa dal marito, un medico in pensione. Subito vengono allertati gli operatori del 118, che consigliano un trasferimento all’ospedale di Locri per una tac, che però è guasta ormai da diverse settimane.
Si decide tuttavia di fare un passaggio al Pronto soccorso del nosocomio di contrada Verga. Nonostante i solleciti dei familiari e del personale medico, prima dell’arrivo del mezzo di soccorso per il trasferimento a Polistena passeranno diverse ore (sono le 22:30, dopo 7 ore) e altrettanti tentativi di chiamata andati a vuoto. «Di chi è la responsabilità di tutto questo?», si chiede la figlia della donna che in seguito all'esame diagnostico - che ha evidenziato un'emorragia cerebrale - è stata trasferita al Gom di Reggio Calabria per una valutazione neurochirurgica.
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