La Procura di Locri ha notificato cinque avvisi di conclusioni delle indagini per la morte di Claudio Reale, deceduto nell’agosto scorso all’ospedale di Locri. Gli atti sono stati emessi nei confronti di medici e infermieri, accusati di omicidio colposo perché avrebbero procurato, «per colpa dipendente da imperizia, imprudenza e massimamente da negligenza» il decesso dell’uomo, a cui non sarebbe stata diagnosticata una grave colecistite settica e verosimile pancreatite, «peraltro desumibili dall’esame dei parametri di laboratorio specifici e successivamente dalla Tac addominale». Tra gli indagati anche Domenico Calabrò, direttore della SOC di Pneumologia dell’ospedale.

 

Secondo l’accusa «I sanitari, inoltre, trattenevano il paziente nel Reparto di Pneumologia senza consultare i colleghi di altre branche specialistiche (internista, chirurgo, etc.), non richiedevano idonei accertamenti di laboratorio (esami colturali con antibiogramma) e non instauravano efficace terapia antibiotica preventiva».

L’uomo, 76 anni, era stato ricoverato nel nosocomio locrese in quanto in preda a una respirazione alterata con dolore toracico. A causa del peggioramento delle condizioni di salute, l’uomo era stato trasferito dal reparto di Pneumologia a quello di Rianimazione, fino al decesso avvenuto «per insufficienza multiorgano».

«Da evidenziare – annota la Procura - la circostanza che la PG non ha trovato traccia, subito dopo i fatti ed anche in epoca successiva, della scheda ove avrebbero dovuto essere annotate le terapie praticate al paziente».