Arrestati dai Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, per rissa aggravata tre uomini e due donne.

I militari dell’Arma sono intervenuti a seguito di una chiamata, nella quale è stata segnalata una lite in un condominio: la situazione è subito parsa chiara, in considerazione del fatto che già in passato era stato necessario intervenire presso la famiglia per sedare i litigi tra i componenti dei due ceppi della stessa famiglia.

 

Inviate sul posto tre pattuglie che hanno trovato una decina di persone aggrovigliate una all’altra, sangue per terra, sui visi e sulle braccia di alcuni dei soggetti presenti in casa. Sono stati così individuati 5 persone che presentavano ferite da armi da taglio.

 

In seguito a perquisizione domiciliare è stata rinvenuta anche l’accetta, ancora insanguinata, utilizzata ora da uno ora dall’altro parente.

 

Chiamate alcune ambulanze, i cinque sono stati trasportati presso il Pronto Soccorso di Crotone, dove venivano riscontrati tutti affetti da ferite lacero contuse da arma da taglio con prognosi da 5 a 30 giorni.

 

I momenti di tensione si sono protratti anche all’interno del nosocomio. Qui, i due gruppi familiari seguitavano a lanciarsi a vicenda improperi e minacce di morte. A causa di ciò venivano inviate presso il Pronto Soccorso ulteriori pattuglie dalla Centrale Operativa di Crotone, per garantire la sicurezza di tutti.

 

Nessuno dei soggetti è stato ricoverato, al contrario tutti venivano condotti in Caserma dove venivano dichiarati in arresto in flagranza di reato per rissa aggravata e lesioni personali. I militari hanno chiesto e ottenuto dal Sostituto Procuratore di turno di poter tradurre i due nucleo familiari presso abitazioni diverse da quelle poste nella stessa palazzina ove era avvenuto il tutto.

 

Questa mattina, per Antonio Gareri, 51 anni, pregiudicato, Rosaria Gareri, 27 anni, Francesco Gareri, 47 anni, Giuseppina Nicastro, 46 anni, Luigi Gareri, 25 anni, vi è stata l’udienza di convalida. Il giudice, convalidando gli avvenuti arresti, ha disposto gli arresti domiciliari per il Gareri Antonio, e rimesso in libertà i restanti familiari sui cui ora grava l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.