Maurizio Abate resta in carcere, ma non per l’omicidio di Lisa Gabriele. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha parzialmente annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa un paio di settimane fa a carico dell’ex poliziotto cosentino. L’uomo è accusato di aver ucciso, a gennaio del 2005, la ragazza di ventidue anni originaria di Rose con la quale aveva da tempo una tormentata relazione sentimentale.

Abate era stato trasferito in carcere anche sulla scorta di un secondo capo d’imputazione, lo spaccio di droga, con indizi che i giudici di Catanzaro hanno ritenuto validi al punto da segnare la sua permanenza dietro le sbarre. Riguardo alle circostanze che all’epoca portarono alla morte della ragazza, invece, torna tutto in discussione, anche sulla scorta dei rilievi mossi in aula dai difensori dell’indagato, gli avvocati Marco Facciolla e Francesco Muscatello che hanno messo in dubbio la ricostruzione accusatoria prospettata dalla Procura.