L'audio acquisito nel processo in corso a Reggio Calabria. L'avvocato e ex parlamentare: «Dell’Utri… la prima persona che contattò per la formazione di Forza Italia fu Piromalli a Gioia Tauro»
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«Berlusconi è fottuto… Berlusconi è fottuto…»: così parlava Giancarlo Pittelli, avvocato ed ex parlamentare tra i principali imputati della maxi inchiesta Rinascita Scott. L’intercettazione acquisita anche nel processo ‘Ndrangheta stragista analizzata dal pm Giuseppe Lombardo davanti alla Corte d’Assise d’Appello. Un audio - trasmesso nella nona puntata di Mammasantissima - di straordinaria importanza in cui Pittelli racconta delle origini di Forza Italia commentando la sentenza d’Appello del processo sulla trattativa Stato-mafia. «Sto leggendo questa storia della trattativa Stato-mafia… Berlusconi è fottuto» - ripete l’ex parlamentare più volte al suo interlocutore.
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«Però dell’Utri… la prima persona che contattò per la formazione di Forza Italia fu Piromalli a Gioia Tauro. Non so se ci ragioniamo...» - dice ancora Pittelli.
Quindi l’avvocato spiega al suo interlocutore che in Calabria due mafiosi sarebbero i numeri uno: «Tu pensa che ci sono due mafiosi in Calabria che sono i numeri uno in assoluto... uno è del Vibonese e l'altro è di Gioia Tauro. Uno si chiama Giuseppe Piromallli e l'altro si chiama Luigi Mancuso, che è più giovane e forse più potente».
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Il pm Lombardo si sofferma anche su questo passaggio e precisa: «Pittelli non parla di don Peppino Piromalli, classe ’21, ma parla di Pino Piromalli “Facciazza” che è del '45». Il termine di paragone («è più giovane») per il pm presuppone che sia «più giovane di poco».
«È una prova storica questa intercettazione»: tuona Lombardo in aula. È storica «per la fonte da cui proviene. «Se Pittelli avesse immaginato di essere intercettato non avrebbe parlato con questa chiarezza, era tranquillo. Era un avvocato e l’avvocato tendenzialmente immagina di non essere intercettato e Pittelli questo immaginava».