Non vale mai la pena dedicarsi troppo a esercizi retorici come la dietrologia, ma non sapremo mai perché i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria ionica “viaggiano” con un ritardo di almeno sette anni. Si sarebbero dovuti concludere nel 2023, ma non sono nemmeno iniziati, nonostante siano stati (ri)consegnati a dicembre scorso, dopo una prima posa di traliccio – nella stazione di Corigliano – nel 2018. Oppure perché la linea Sibari-Crotone è stata chiusa il 16 settembre per effettuare degli ammodernamenti tecnologici che non sono sostanzialmente mai partiti.
A quest’ora sulla “maledetta” ferrovia ionica – almeno fino a Catanzaro – i calabresi meno “fortunati” avrebbero potuto salire su una Freccia, come nel resto d’Italia – compresa quella porzione di Calabria più “fortunata” –. Nulla di tutto questo, è non si comprende perché.

Rfi e Trenitalia, in un paio di note stampa, si affrettato a sostenere che quanto anticipato ieri da LaC News24 corrisponde a verità, ma nessuno spiega i motivi di quei ritardi ormai cronicizzati. Ebbene, la linea Sibari-Crotone è stata chiusa inutilmente per quattro mesi e se tutto andrà bene – è davvero il caso di dirlo – riaprirà il 14 giugno prossimo. Peraltro, stessa sorte toccherà alla tratta più a sud, quella tra Crotone e Catanzaro, su cui i treni non viaggeranno – sempre causa lavori – dal 20 gennaio al 7 settembre: otto mesi di chiusura, compresi quelli estivi, in cui qualche “sfortunato” – anche lui – turista deciderà di “transitare” sullo Ionio calabrese senza la sua auto. Insomma, al danno, anche la beffa (economica) che si manifesterà tra capo e collo della “bella” stagione. E tutto questo sempre tra il silenzio della politica, quella che conta, che prova a smentire anche la distrazione dei fondi Pnrr destinati all’alta velocità ferroviaria, l’esatto contrario di quanto sostiene la fondazione Openpolis che monitora passo passo il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Insomma, la Calabria ionica – per decenni scientemente abbandonata dai governi centrali e regionali – sarà costretta a viaggiare su quella mulattiera che è la statale 106, quindi su gomma – in auto o con gli scomodissimi bus – per chissà quanto altro tempo.

Gli annunci di Rfi

Rete ferroviaria italiana, spiega che tra Sibari e Crotone e tra Crotone e Catanzaro Lido sono previsti interventi propedeutici all’attivazione del sistema Ertms, di manutenzione e potenziamento infrastrutturale per un investimento complessivo di circa 362 milioni di euro, finanziati «anche» con fondi Pnrr.
«Entrano nel vivo (ma non dovevano concludersi tra cinque giorni? ndr) gli importanti interventi di upgrade tecnologico e potenziamento infrastrutturale sulla linea Jonica di Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS, che hanno preso il via lo scorso 16 settembre. Per consentire l’operatività dei cantieri sarà necessario proseguire sino al 14 giugno 2025 la sospensione della circolazione dei treni tra Sibari e Crotone. Sospensione della circolazione anche fra Crotone e Catanzaro Lido dal 20 gennaio al 7 settembre 2025».
«Le attività in corso (anche se nessuno da queste parti ha mai visto un operaio, ndr) sono propedeutiche – spiegano ancora da Rfi – all’attivazione della tecnologia ERTMS (European Rail Transport Management System) su complessivi 172 km di linea Sibari – Catanzaro. Il rinnovo delle tecnologie con l’attrezzaggio del sistema Ertms, lo stesso adottato sulle linee alta velocità, garantirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. Oltre a prestazioni più elevate, l’Ertms permette anche un risparmio sui costi di gestione e manutenzione rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento».
«Parallelamente – prosegue la nota – si stanno effettuando interventi di manutenzione e potenziamento infrastrutturale lungo la linea, in particolare a ponti, sottovia, binari e travate metalliche, sulla tratta Sibari – Mirto e sono stati già effettuati interventi di rinnovo di binari e deviatoi nelle stazioni di Gabella, Torre Melissa, Strongoli e Crucoli. La sospensione della circolazione sarà inoltre sfruttata anche per la realizzazione degli interventi di elettrificazione della tratta Sibari-Crotone già avviati a fine 2024».
Tra Crotone e Catanzaro Lido sono «previsti inoltre interventi di modifica di alcune parti interne della galleria Cutro e variazioni plano altimetriche del binario esistente funzionali a consentirne l’elettrificazione. In contemporanea alle attività per l’elettrificazione nel periodo di sospensione della circolazione ferroviaria si realizzeranno anche le attività per l’attrezzaggio tecnologico Ertms e interventi di manutenzione e potenziamento di alcuni impianti della linea esistente».

Rfi annuncia anche l’avvio dei lavori di riqualificazione della stazione di Crotone che riguardano gli spazi interni ed esterni ed il miglioramento dell’accessibilità. «Gli interventi, finanziati con fondi Pnrr, andranno avanti anche nel 2026 e si concluderanno in linea con i vincoli del finanziamento».
Il valore complessivo degli investimenti ammonta a oltre 362 milioni di euro finanziati «anche» con fondi Pnrr: circa 56 milioni per l’installazione del sistema Ertms, circa 200 milioni per l’elettrificazione della linea Sibari-Crotone-Catanzaro Lido, circa 106 milioni per il consolidamento delle opere d’arte propedeutico ad una futura velocizzazione della linea.

Insomma, se tutto andrà per il verso giusto la linea ferroviaria ionica entrerà nel futuro nel 2026. Poi toccherà alla Regione, con Trenitalia ed Rfi, dotare quella stessa linea di convogli moderni – quindi estendere i viaggi delle Frecce che già raggiungono Sibari almeno fino a Catanzaro – come accade sul versante tirrenico.

Come cambia la mobilità “ferroviaria” sulla linea ionica

Trenitalia, la società che si occupa non di dotazioni infrastrutturali come Rfi ma di gestione del trasporto ferroviario passeggeri, invece, spiega dal punto di vista della mobilità cosa accadrà nei prossimi mesi.
«La circolazione ferroviaria tra Sibari e Crotone – rammenta – sarà sospesa sino al prossimo 14 giugno 2025» e «dal 20 gennaio al 7 settembre 2025 sospesa anche tra Crotone e Catanzaro Lido».
Per garantire la «continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio, Regionale ha previsto corse con bus tra Sibari e Catanzaro Lido. I treni Intercity 558, 562, 564, 566 in collegamento con la Puglia saranno instradati sulla linea Tirrenica, con deviazione da Catanzaro Lido verso Lamezia e proseguimento su Sibari. Per i viaggiatori Intercity tra Sibari e Catanzaro Lido è previsto un servizio bus che effettuerà fermate a Cropani, Botricello, Crotone, Cirò, Cariati, Rossano e Corigliano. Il bus sostitutivo in connessione al treno Intercity 562 effettuerà fermata anche a Cutro».