Lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. L'immobile precedentemente era stato affidato al Comune che vi ha ora rinunciato per una nuova assegnazione in favore dell'Arma
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La nuova sede della Stazione dei carabinieri di Limbadi in una palazzina confiscata al clan Mancuso. A darne notizia è il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, dopo la deliberazione della destinazione dell’immobile da parte dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata. L’immobile è stato confiscato in via definitiva nel 2005 e destinato nel 2008 al Comune il quale - si legge in una nota diffusa da Ferro -, a seguito di interlocuzioni che hanno coinvolto la Prefettura e tutte le Istituzioni interessate, ha recentemente rinunciato alla destinazione del bene per una nuova assegnazione in favore dell'Arma.
«È stato così realizzato ancora una volta un interesse collettivo di grande valore istituzionale e sociale oltre che fortemente simbolico – spiega Ferro, che ha delega all’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata - in quanto il bene, sottratto ad esponenti di una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta, diventerà un presidio di legalità e sicurezza a vantaggio della comunità, affermando una vittoria dello Stato contro il potere mafioso sul territorio. Un’azione, quella della destinazione a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alle mafie, che è una priorità per il governo Meloni e su cui c’è un grande impegno del ministro Matteo Piantedosi».
L’immobile è uno dei circa 300 beni confiscati alla criminalità che sono stati destinati nel corso dell’ultima seduta del Consiglio direttivo dell’Agenzia guidata dal prefetto Bruno Corda, buona parte dei quali verrà trasferita al patrimonio indisponibile di Enti Territoriali che li riutilizzeranno per scopi sociali, offrendo nuove opportunità ai territori e alle popolazioni che hanno subito il fenomeno criminale.