Consueta cerimonia con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti. Il prefetto Ricci: «Non c'è libertà senza democrazia». Occhiuto: «Viva la Liberazione, festa di tutti gli italiani»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«È un momento importante che segna il ritorno e la conquista della democrazia in Italia». Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell'interno Wanda Ferro partecipando questa mattina alla cerimonia per la festa della Liberazione. Come di consueto, il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, insieme al generale del comando Legione Carabinieri Calabria, Pietro Salsano, hanno deposto una corona d'alloro al monumento ai caduti in piazza Matteotti a Catanzaro.
«Questo Governo è impegnato a salvaguardare questo grande risultato e a contrastare qualsiasi forma di dittatura, quella passata ma anche le tante oggi presenti nel mondo" ha aggiunto ancora il sottosegretario al termine della cerimonia. Una giornata accompagnata dalle polemiche, commentando le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Ferro ha aggiunto: «É una festa di tutti, ma soprattutto è una festa di chi dà realmente un significato importante, di una memoria condivisa e a quegli italiani che ne hanno fatto la storia».
A margine anche le parole del prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci: «Dal 1945 ad oggi è la festa della libertà riconquistata, della democrazia con la fine della dittatura fascista, dell'occupazione nazista e dell'obbrobrio delle leggi razziali e della persecuzione degli ebrei e degli oppositori politici. Quindi un momento importante per la valutazione della nostra libertà che è nel nostro ordinamento costituzionale. E la considerazione che la libertà non può prescindere dalla democrazia, l'una non può prescindere dall'altra».
Occhiuto: Viva la Liberazione, festa di tutti gli italiani»
«Viva la festa della Liberazione dal nazifascismo. Viva l’Italia libera dalle dittature e unita nell’affrontare il presente e il futuro. Viva il 25 aprile, giornata che appartiene a tutte le italiane e a tutti gli italiani». Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.