VIDEO | E intanto si apprende che la Benemerenza consegnata il 23 dicembre nella sede prefettizia Cinzia Falcone avrebbe dovuto ritirarla una settimana prima
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Nicola Carratelli e Franco Sammarco, legali di Paola Galeone, attendono con fiducia l'interrogatorio di garanzia fissato per il 7 gennaio prossimo alla Procura di Cosenza. «La verità è un'altra» dicono gli avvocati.
In quella sede l'ex Prefetto avrà facoltà di fornire la propria versione dei fatti sulla scabrosa vicenda della fattura fittizia richiesta alla presidentessa dell'Associazione Animed, Cinzia Falcone, da cui è scaturita l'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità, con l'applicazione degli arresti domiciliari.
Già pronto anche il ricorso per chiedere la revoca dell'ordinanzia di custodia cautelare emessa dal Gip Letizia Benigno. L'inchiesta, inizialmente avviata dal pm di turno Domenico Frascino, è nelle mani del Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo e del sostituto Giuseppe Visconti.
Il giallo della Benemerenza
Intanto si apprendono nuovi particolari sulle modalità dell'appuntamento del 23 dicembre scorso, nella sede della Prefettura, durante il quale Paola Galeone avrebbe formulato la proposta indecente a Cinzia Falcone, che ha poi sporto denuncia in Questura. Quell'incontro era stato stabilito per il ritiro di una Benemerenza concessa dall'ex Prefetto alla presidentessa di Animed.
In realtà, però, quel diploma doveva essere consegnato sul palco del Teatro Rendano una settimana prima, il 16 dicembre, in occasione del tradizionale appuntamento per lo scambio degli auguri natalizi con annessa cerimonia di assegnazione di onorificenze e riconoscimenti al merito.
Chi ha assistito a quella serata ricorda che il Prefetto invitò più volte la Falcone, presente in sala, a ritirare l'attestato. Ma inutilmente poiché l'imprenditrice, invece di imboccare la via del palco, si era ormai avviata verso l'uscita.