Potrà uscire dal carcere ogni mattina per lavorare all’esterno, l’ex governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. L’istanza, presentata dal suo legale Aldo Labate, è stata accolta dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, così come previsto dall’ordinamento penitenziario.


Il caso Fallara 

Già questa mattina, l’ex presidente della giunta regionale ha potuto lasciare il carcere di Arghillà, dove si trova rinchiuso dall’aprile scorso, per la condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione rimediata al termine del processo per il cosiddetto “caso Fallara”. Scopelliti andrà a svolgere attività di volontariato all’associazione “Nuova solidarietà” con sede a Salice. Il suo sarà un ruolo di tipo tecnico-amministrativo e lo terrà impegnato per alcune ore al mattino, con la limitazione di dover rientrare nel penitenziario all’ora di pranzo, per poi rimanervi tutto il resto della giornata.

 

Primo passo verso la libertà 

Si tratta di un primo piccolo passo verso la libertà, per l’ex sindaco di Reggio Calabria. Con il passare dei mesi, poi, potrà essere avanzata una ulteriore richiesta per l’accesso alle misure alternative alla detenzione. Un percorso che sembra ben avviato anche in considerazione della condotta tenuta dall’ex governatore che, a detta di chi ha potuto notare da vicino la sua detenzione, ha svolto numerose attività all’interno del carcere nel solco di quell’obiettivo di rieducazione del condannato contenuto all’interno della nostra carta costituzionale. 

 

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