L’assessore regionale all’Ambiente punta il dito contro la difficile situazione nella Capitale che avrebbe fatto lievitare i prezzi del trasferimento fuori regione. E poi: «I Cinquestelle si rassegnino, stiamo governando bene»
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La nuova emergenza rifiuti che si prospetta in Calabria sarebbe colpa della monnezza di… Roma. È quanto sostiene l’assessore regionale all'Ambiente, Antonella Rizzo, che ha incontrato i giornalisti a margine di un incontro con Anci Calabria e Conai sul tema della gestione dei rifiuti.
L'assessore regionale ha ricordato che «ci sono state due gare che sono andate deserte, perché le problematiche di Roma hanno riempito tutte le discariche italiane, drogando il mercato e facendo lievitare a dismisura i prezzi, e questo ha fatto andare deserte le nostre gare». «Noi stiamo comunque lavorando - ha proseguito la Rizzo - per un'ulteriore gara fuori regione e anche per la transfrontaliera, lo stiamo facendo con grande senso di responsabilità per aiutare i Comuni e anche per evitare qualche emergenza, che qualcuno sta ventilando o paventando più volte: forse è una speranza politica, perché sicuramente dà fastidio il fatto che stiamo lavorando bene e stiamo raggiungendo molti risultati».
Rizzo, comunque, non ha negato che «l'emergenza ci può essere, se non si arriva al senso di responsabilità comune e non si individuano le discariche». «È un'emergenza che - ha aggiunto - può essere legata al conferimento in regione. Naturalmente, abbiamo un'alternativa, che è quella del conferimento fuori regione, che rappresenta un costo maggiore che ovviamente vorremmo evitare».
Comunque, al momento, secondo l’assessore «non ci sono i presupposti per un nuovo commissariamento della Calabria sul tema della gestione dei rifiuti», così come ventilato, nei giorni scorsi, da esponenti del M5s. «Oggi che è al governo nazionale e non più all’opposizione, il Movimento 5 Stelle - ha sostenuto la Rizzo - dovrebbe agire come forza di governo e capire i problemi della Calabria. Sul sistema dei rifiuti siamo andati molto più avanti rispetto ad altre regioni, raggiungendo risultati che - me ne rendo conto, politicamente danno fastidio ai 5 Stelle. Oggi in Calabria il tal quale non va più in discarica, siamo vicini al 50% della differenziata. Credo che non ci siano i presupposti per un commissariamento: l'ha detto anche il ministro dell'Ambiente che tramite il suo direttore generale mi ha audito, per cui i 5 Stelle si devono rassegnare perché - ha concluso - questa forza di centrosinistra sta governando bene alla Regione».