Soltanto il 22 luglio si è recato al pronto soccorso dell'ospedale Pugliese. Dopo qualche giorno è stata diagnosticata la malattia provocata dal batterio killer. Le sue condizioni sono stabili ma serie
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Da almeno metà luglio avrebbe iniziato a manifestare i primi sintomi di una grave insufficienza respiratoria, l’uomo di 72 anni originario di Sorbo San Basile ma da anni residente a Bresso, cittadina alle porte di Milano epicentro del focolaio di legionella che per ora ha provocato tre vittime. Il paziente ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro il 22 luglio scorso ma solo a distanza di qualche giorno e a seguito di approfondimenti clinici è stato rintracciato il batterio di legionella all’origine dei problemi respiratori.
Respirazione extracorporea
Attualmente il 72enne si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione del policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro, dove è stato trasferito per essere sottoposto ad una tecnica di circolazione extracorporea (Ecmo) con una strumentazione di cui solo l’azienda universitaria è in possesso in tutta la Calabria. Le condizioni del paziente, affetto da diverse altre patologie, sono stazionarie ma serie. È in prognosi riservata in attesa che la terapia antibiotica produca effetti.
Ancora nuovi casi
Nel frattempo, sono saliti a 33 i casi, con sei nuove segnalazioni, di cittadini di Bresso che hanno contratto il batterio della legionella. Tre di loro si sono presentati all'ospedale Bassini, fortunatamente in buone condizioni, tanto che solo uno di loro è stato ricoverato e gli altri due hanno ricevuto la terapia antibiotica da effettuare fare a casa, due si sono rivolti all'ospedale Niguarda, ricoverati, ma sempre con un quadro clinico non preoccupante e uno si trova appunto ricoverato all'ospedale Mater Domini di Catanzaro.
Luana Costa
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