L’ordinanza di chiusura dei confini regionali, rischia di «abbandonare e non supportare le migliaia di studenti e lavoratori precari o con partita iva che per via della situazione farebbero fatica a sopravvivere così a lungo in Regioni dove sono emigrati per esigenza o per studio e non per volontà». È La Lega Calabria, il principale alleato politico di Jole Santelli, a stigmatizzare a sorpresa l’ordinanza della governatrice con cui sono stati chiusi di fatto i confini regionale.


Critiche che vengono mosse direttamente dal segretario calabrese del Carroccio, Cristian Invernizzi.
«Un'ordinanza di chiusura dei confini Regionali - si legge in una nota -, che non sia accompagnata dalla pianificazione di un meccanismo di supporto ai calabresi che potrebbero trovarsi in difficoltà economiche o logistiche, la riteniamo inadeguata o perlomeno incompleta. Oggi stesso l'assessore Spirlì ha quindi presentato alla presidente una proposta con azioni concrete per supportare, ascoltare e monitorare le centinaia di migliaia di calabresi sparsi tra Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto».

 

In che modo debba avvenire questo “ascolto” e in che modo debba essere assicurato questo “supporto”, Invernizzi non lo dice, ma aggiunge:
«Dobbiamo assolutamente evitare il diffondersi del contagio ma non possiamo e non dobbiamo abbandonare i calabresi a loro stessi e abbiamo il dovere di fornire supporto a quelle Regioni che in questo momento sono impegnate a 360° nella lotta al contagio da Covid 19».
E ancora: «Riteniamo che l'ordinanza, per quanto in linea con le nuove disposizioni del Ministero dell'Interno e della Salute, non tenga conto delle criticità e dell'importanza di non far sentire nessuno abbandonato al proprio destino».

 

Infine, un appello, che per il suo tenore quasi non sembra provenire da un partito della coalizione di maggioranza quale invece è la Lega: «Ci auguriamo che la Presidente accolga la nostra proposta e il nostro Piano che, oltre a non gravare sulle casse regionali, risponderebbe politicamente a una necessità umana e sociale che non può e non deve essere trascurata».