La Polizia divulga le immagini della famiglia che torna alla normalità: «Finalmente possono giocare insieme e stare con mamma e papà. Buona vita»
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«A casa di Valeria e Federico Leo è tornata la gioia. La piccola Sofia ed il suo fratellino possono finalmente giocare insieme e coccolarsi con mamma e papà. Buona vita». I poliziotti “angeli custodi” della famiglia colpita dal rapimento lampo di Cosenza hanno accompagnato tutte le vittime del dramma verso l’agognato ritorno alla normalità. Dopo le ore di angoscia di martedì notte, per loro inizia una nuova vita: prima il ritrovamento della piccola Sofia, poi una giornata trascorsa in clinica e infine l’uscita dal Sacro Cuore circondati dai cronisti e dall’affetto della gente. Un lungo applauso ha accompagnato l’auto sulla quale viaggiavano mamma Valeria e Sofia. Il viaggio accompagnato dalla volante è durato poco e gli agenti sono saliti fino a casa per salutare tutti e lasciare l’ultima carezza.
Nelle scorse ore Valeria Chiappetta ha raccontato più volte quella notte drammatica in cui lei e suo marito sono «morti e risorti». Prima il blitz di Rosa Vespa per prelevare la neonata con la scusa di una visita del pediatra, poi i primi dubbi dopo 20 minuti di assenza. Infine le ricerche a tappeto e l’abbraccio con la piccola trovata nell’appartamento dei rapitori a Castrolibero. Tre ore che questa famiglia non dimenticherà mai e delle quali un giorno anche Sofia saprà: «Glielo racconterò quando avrà 18 anni.
Adesso questo ricordo deve essere cancellato per tutti noi – dice Valeria Chiappetta – dobbiamo tornare a gioire. Sul polso sinistro ho tatuato il 16, il giorno della nascita di Alessandro. Appena potrò sull’altro tatuerò il 20. Il giorno 21 è già scolpito nel mio cuore. Accanto a me in quelle ore c’è stata una poliziotta che mi ha abbracciata e poi mi ha regalato il suo cappellino e il foulard della polizia. A lei ho chiesto di promettermi che i rapitori non lasceranno mai il carcere, che non me li vedrò più davanti».