Scrivono i giudici: «Ciò che rileva sul piano investigativo è l’atteggiamento del Catanoso che, come di consueto, ha una disponibilità immediata con i personaggi di spessore sociale, nel cercare di rimediare a situazioni delle quali costoro siano scontenti». Il caso in questione che tira dentro Mimmetto Battaglia, all’epoca dei fatti consigliere regionale del Pd ed oggi assessore al Comune di Reggio Calabria, pur non avendo rilevanza penale «aiutano a delineare – si legge nelle carte – e ben inquadrare il clima di mantenimento di una rete di contatti sociali, fonte di sé di reciproci vantaggi nel quale un personaggio come Catanoso si muove, gestendo l’Ateneo».

Lo spaccato citato nelle carte dell’inchiesta vede Catanoso, dopo aver ricevuto le lamentele di Battaglia circa l’avvenuta esclusione dal dottorato di ricerca in Architettura di una candidata - evidentemente importante per il politico – interessarsi immediatamente per capirne le ragioni, chiedendo informazioni prima a De Capua e poi ad Amaro. Venendo informato dagli stessi della mediocrità della preparazione mostrata dalla candidata nelle prove concorsuali, si premura di informare Battaglia in modo che questi possa comprendere le ragioni dell’esclusione.

Battaglia si mostra contrariato - «è una cosa strana perché poi lei al laboratorio era quella che gli lavora»; «ma questi sono una massa di strampalati» ribatte Catanoso, con l’ex consigliere regionale che sostiene che «chi ha fatto la parte del leone è la Fatta, gli ha caricato tutti i suoi… se c’è una possibilità di recuperarla, per dargli… è una ragazza brava sennò devo vedere io in qualche maniera…».

Lo sviluppo delle successive attività investigative ha consentito di appurare che – si legge nelle carte – la candidata sarebbe risultata tra le 25 unità ammesse al bando di Ammissione al Master universitario di II livello in Bim, Building information Modelling – anno accademico 2018/2019, pubblicato nel marzo del 2019 dal Dipartimento di Architettura e Territorio a firma del direttore Adolfo Santini.