Il primo cittadino umbro e coordinatore di Alternativa Popolare è pronto a sbarcare a Reggio Calabria alle prossime elezioni: «Gli uomini in questo momento vivono la loro vita contro natura, e quindi in certi casi sbroccano»
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Se all’anagrafe non facesse Stefano Bandecchi, le sue dichiarazioni passerebbero come l’ennesimo delirio rintracciabile sul web. Ma purtroppo per lui, si chiama Bandecchi, è il coordinatore di Alternativa Popolare – pronta a sbarcare a Reggio Calabria alle prossime elezioni – ed è anche sindaco di Terni.
E se le cose fossero andate diversamente, oggi sarebbe anche il presidente della Reggina. Noto alle cronache per il suo essere effervescente al limite dell’accettabile – anzi spesso al di là di quella sottile linea – il Bandecchi nazionale questa volta si è messo in evidenza per una serie di dichiarazioni rilasciate proprio ieri – a ventiquattr’ore dalla triste celebrazione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne – a Fanpage nel corso di una intervista.
«Tutte le volte che una donna mi ha detto di no – ha detto l’imprenditore e politico – io sono stato felice perché ne andavo subito a trovare un’altra. Morto un Papa se ne fa un altro. E non mi è mai venuto in mente di ammazzarla, darle uno schiaffo o essere violento. Lei ha mai tradito la sua fidanzata? Deve cominciare a tradirla, se no non è un uomo normale. Prima o poi la ammazza». Parole e concetti forti che servono a introdurre un’altra fase che suona- e stona – in qualche modo giustificativa: «Gli uomini secondo me in questo momento vivono la loro vita contro natura, e quindi in certi casi sbroccano».
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