La discussione della sua tesi magistrale Francesco la immaginava diversa, con famiglia, amici e parenti vicini per sostenerlo verso il traguardo più importante della sua vita. E invece le lauree ai tempi del coronavirus vivono di protocolli insoliti, adeguati ai dettami dei famosi decreti governativi.

 

Ma nonostante le restrizioni il neo-dottore roccellese da 110 e lode si è sentito in dovere di indossare il vestito buono, quello delle grandi occasioni. E per lui è stato comunque un giorno di festa. «Manca quell’emozione tipica di giornate così – ha affermato il giovane – tuttavia la salute viene al primo posto e mi auguro che questo momento possa finire al più presto per poter festeggiare tutti insieme».

 

Così Francesco, con una tesi sulle reti 5G, è diventato dottore in ingegneria delle telecomunicazioni dalla sua casa tra centrini e soprammobili, collegato alla piattaforma messa a disposizione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dall’altra parte connessi i docenti pronti ad ascoltarlo prima di una stretta di mano virtuale. «Sono già proiettato all’esame di stato – ha spiegato – che mi consentirà di diventare un ingegnere a tutti gli effetti. Dedico questo traguardo alla mia famiglia e alla mia ragazza, lontana fisicamente ma vicina con il cuore».