In manette è finito Giovanni Morabito. Intercettato dalla Polizia ha mostrato documenti falsi. Dovrà scontare una pena residua di 5 anni
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Dopo la sentenza di condanna si era dato alla latitanza nascondendosi verosimilmente nel Pisano, ma ieri la polizia lo ha intercettato a Tirrenia in compagnia di due ragazze belghe, autostoppiste che gli avevano chiesto un passaggio in auto fino a Viareggio. Seguito fino a Migliarino, la polizia lo ha arrestato eseguendo il provvedimento di unificazione di pene concorrenti emesso dalla procura generale presso la Corte d'Appello di Firenze il 22 maggio scorso per scontare una pena residua complessiva di 5 anni di reclusione per truffa e falsificazione di documenti.
In manette è così finito Giovanni Morabito, 49 anni, originario di Africo, ma da tempo residente a Livorno, con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona, associazione a delinquere di stampo mafioso e per essere stato in passato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Livorno dal 13 luglio 2017. Obbligo poi integrato con l'obbligo di presentazione di tre giorni alla questura.
Fissata inoltre una nuova scadenza della misura di prevenzione al 5 aprile 2019 perché considerato pericoloso per la collettività. Il latitante è stato avvistato ieri a Tirrenia e da qui seguito fino a Migliarino quando è stato fermato dagli agenti anche se ha provato comunque a sfuggire al controllo esibendo documenti falsi.