Due delibere in un giorno, con la prima il capo della sanità locale riconosce il raggiungimento degli obiettivi del direttore amministrativo Tripodi, che a sua volta firma la liquidazione anticipata del compenso aggiuntivo
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«A pensar male si fa peccato…», diceva il divino Giulio. E qualcuno forse farà fatica a non peccare alla luce delle ultime delibere adottate dai vertici dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia, proprio alla vigilia dell’avvicendamento disposto dal commissario straordinario alla Sanità calabrese Guido Longo. Sia chiaro, però, sono tecnicamente legittime. A scanso d’equivoci… Sono tutte dell’8 gennaio 2021.
Con la numero 35 il direttore amministrativo aziendale Elisabetta Tripodi delibera la liquidazione del «compenso aggiuntivo pari a 40.000 euro» al commissario straordinario Giuseppe Giuliano.
Con la numero 37 il commissario straordinario Giuseppe Giuliano, ora promosso alla guida dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, prende invece atto del raggiungimento degli obiettivi conseguiti dal direttore amministrativo Elisabetta Tripodi per l’anno 2020 e trasmette il provvedimento alle Unità per la Gestione delle risorse economico-finanziarie e Gestione risorse umane per i successivi passaggi. In pratica Giuliano avvia l’iter per la liquidazione del bonus alla Tripodi.
C’è poi la delibera numero 41, anche questa dell’8 gennaio, attraverso cui il commissario Giuliano prende atto della relazione relativa agli obiettivi raggiunti del direttore sanitario aziendale Matteo Galletta dalla quale emerge «un buon andamento gestionale».
Lavorare a San Silvestro…
Tutto legittimo, tutto in regola. Ripetiamo. Quanto all’opportunità di questi provvedimenti e alla loro tempistica, ognuno si faccia la sua idea. Non deve certo sorprendere che in piena seconda ondata pandemica, all’Asp di Vibo si è lavorato tanto anche sotto le feste. Ed è per questo che pure i piani alti, quindi non solo medici ed infermieri, fossero operativi anche a vigilia di Capodanno. Perché è proprio il 31 dicembre 2020 che la Direzione amministrativa aziendale riceve la nota del direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute. Chi ne è il responsabile? Andrea Urbani, ovvero l’ex subcommissario alla Sanità in Calabria. Il Ministero, in breve, comunica di «procedere all’anticipazione del suddetto compenso aggiuntivo, pari a 40.000 euro annui, in relazione al periodo di effettivo svolgimento dell’incarico e al loro degli oneri riflessi».
Intanto l’Asp anticipa…
Al contempo, però, nella stessa nota era precisato che «il pagamento dovrà avvenire solo a seguito della comunicazione, da parte della stessa direzione, della relazione valutativa positiva da parte del Commissario ad acta» e che «a seguito di dettagliata richiesta da parte dell’Asp, la Direzione della Programmazione sanitaria provvederà ad effettuare il relativo rimborso».
La delibera del direttore amministrativo aziendale Elisabetta Tripodi, con oggetto il compenso aggiuntivo del commissario Giuliano, dà quindi atto che «gli effetti della presente delibera saranno subordinati alla comunicazione che dovrà pervenire dalla Direzione della Programmazione Sanitaria», ma dispone di procedere sin da subito alla liquidazione di quei 40.000 euro.
In pratica, per tagliare corto: quando Longo darà la sua valutazione positiva dell’operato di Giuliano (e non potrà che essere più che lusinghiera, avendolo destinato come commissario al Mater Domini) il Ministero pagherà l’Asp. Intanto, però, l’Asp anticipa.