«Nessun male è così distruttivo da vincere l’amore di Dio». Con queste parole il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva dal sagrato del santuario di Santa Domenica di Placanica ha esortato i mafiosi alla conversione. Il sito di preghiera famoso in tutto il mondo grazie all’opera di fratel Cosimo ha accolto ieri una folla di fedeli.

 

«Come chiesa ci impegniamo a non essere complici del male – ha rimarcato il presule nella sua omelia - a mettere da parte i silenzi omertosi, i compromessi e la triste rassegnazione. Non consideriamo degno di rispetto chi uccide o spaccia morte, chi toglie la speranza ai giovani e alle famiglie». Insomma, parola d’ordine conversione.

 

«Un termine spesso ignorato – sostiene il vescovo - e comunque riconosciuto solo in riferimento a coloro che hanno perseguito scelte sbagliate, rovinando la propria e l’altrui vita. Eppure la conversione è una realtà che interessa tutti. Tutti possiamo finire in vie non buone, nell’ingiustizia, nelle strettoie dell’egoismo e nella cattiveria».

 

Tra le autorità presenti a Placanica anche il Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari e il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi.

 

Ilario Balì