“Occorre che l'Ente Regione, in primis, si muova in diverse direzioni d'intervento, con lo Stato e non solo, per non lasciare spazi al diffondersi della prepotenza e dell'illegalità, fattori in grado di incidere e paralizzare lo sviluppo culturale, sociale ed economico dei territori in cui attecchiscono. Altrimenti avremo ogni giorno sempre più cittadini sconcertati e sfiduciati, come già hanno dimostrato con una astensione record del 6o% alle ultime elezioni regionali”. Lo ha dichiarato l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta, in seguito all’intimidazione subita dal sindaco di Zagarise, Domenico Gallelli.


“La macchina bruciata del sindaco di Zagarise – continua la Lanzetta - è stata preceduta, in pochi giorni, da una bomba ad una farmacia di Lamezia, da due macchine bruciate al responsabile amministrativo del Comune di Badolato, dall' incendio del gabbiotto con gli attrezzi di lavoro delle ditta che sta operando nell'Istituto Comprensivo Lombardo Radice – Alighieri di Catona”.


L’ex ministro ricorda che la Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle intimidazione nei confronti degli amministratori locali ha segnalato che “non è più pensabile lasciare i sindaci di piccole realtà misurarsi con quelli che sono diventati dei veri e propri potentati”. Anche il Ministro dell'Interno – aggiunge l'ex ministro - audito dalla Commissione, per quanto riguarda i beni confiscati, ha dichiarato che sarebbe necessario, “quando si tratta di un piccolo Comune, che l'assegnazione venga fatta direttamente dalle agenzie alle organizzazioni no profit, evitando di esporre il Sindaco o l'amministratore locale, all'influenza o all'intimidazione mafiosa”. “Da Ministro – ricorda la Lanzetta - stavo percorrendo una strada istituzionale con lo scopo di innescare dei meccanismi di collaborazione con i Comuni in difficoltà, soprattutto nel campo della Legalità e della Semplificazione Amministrativa, cioè quei Comuni che avevano subito condizionamento e infiltrazioni della criminalità. E avevamo iniziato con un protocollo d'intesa con il Comune di Casal di Principe e con altri Comuni, con un vasto settore di interventi e azioni, ben più ampio del solo controllo del territorio o della repressione della micro-criminalità, con il coinvolgimento di Formez e Invitalia”.