Quattro anni e otto mesi di carcere, considerando lo sconto di un terzo della pena frutto dalla scelta di essere giudicato con rito abbreviato. Questa la richiesta che la Procura di Catanzaro ha formulato nei confronti dell’ex governatore Mario Oliverio, difeso dagli avvocati Armando Veneto ed Enzo Belvedere, accusato di corruzione e abuso d’ufficio nel filone stralcio dell’inchiesta denominata Lande Desolate.

Tra gli imputati che hanno scelto il processo ordinario, invece, la parlamentare Enza Bruno Bossio, ed il marito, ex deputato e consigliere regionale Nicola Adamo.


Le accuse formulate dalla Procura guidata da Nicola Gratteri grazie alle attività investigative della Guardia di finanza sono correlate ai lavori per l’ammodernamento di Piazza Bilotti a Cosenza e per la costruzione della cabinovia di Lorica e dell’avio superficie di Scalea.

L’inchiesta Lande desolate aveva condotto all’emissione di una misura dell’obbligo di dimora a carico dell’ex governatore. Misura prima confermata dal Tribunale della Libertà, poi annullata dalla Corte di Cassazione che, invece, aveva minato la gravità indiziaria a carico dell’ex presidente della Regione, che avrebbe tramato sui grandi appalti al centro dell’indagine per agevolare l’imprenditore Giorgio Barbieri, parlando di pregiudizio accusatorio nei suoi riguardi.

La sentenza è prevista per il 7 dicembre, a due anni esatti dal deflagrare dell’indagine che, di fatto, ha segnato il tramonto dell’esperienza politico-istituzionale di Mario Oliverio alla Regione.