Doveva iniziare oggi la prima udienza dibattimentale del processo "Lande desolate", l'inchiesta della Dda di Catanzaro su tre opere pubbliche che dovevano essere realizzate in provincia di Cosenza (piazza Bilotti nel capoluogo bruzio, gli impianti sciistici di Lorica e l'aviosuperficie di Scalea), ma pochi minuti dopo l'avvio della seduta, il presidente del collegio giudicante ha preso atto che il giudice a latere Giovanni Strangis aveva formalizzato la sua incompatibilità per motivi di opportunità. Per questo motivo, dunque, il processo è stato rinviato al prossimo 1 marzo 2022, quando la pubblica accusa sentirà uno dei testi di polizia giudiziaria che ha partecipato alle indagini preliminari. Di conseguenza, cambierà la composizione del collegio.

"Lande Desolate", lo ricordiamo, nel procedimento di primo grado, svoltosi con il rito abbreviato, aveva già accertato l'innocenza di Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria, della deputata Enza Bruno Bossio e dell'ex consigliere regionale Nicola Adamo, rispettivamente marito e moglie ed entrambi prosciolti, di Paola Rizzo ed Eugenia Montilla. Gli altri imputati -  Gianluca Guarnaccia, Carmine Guido, Rosaria Guzzo, Pasquale Latella, Damiano Francesco Mele, Carlo Cittadini, Marco Oliverio, Vincenzo De Caro, Ettore Della Fazia, Gianbattista Falvo, Giorgio Ottavio Barbieri, Marco Trozzo, Francesco Tucci, Arturo Veltri e Luigi Giuseppe Zinno - erano stati rinviati a giudizio. Nel collegio difensivo figurano, fra gli altri, gli avvocati Antonio Ingrosso, Nicola Carratelli, Ugo Celestino, Stefania Ingrosso, Tiziano Gigli, Vincenzo Adamo, Andrea Onofrio, Nicola Rendace e Marcello Manna.