I genitori dei piccoli hanno presentato una denuncia spiegando tutte le carenze e le anomalie. Da marzo blocco totale delle terapie
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Arriva in Procura il caso dei 1500 bambini disabili rimasti senza cure dal mese di marzo al Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Ce ne eravamo occupati pochi giorni fa raccontando come il lockdown avesse aggravato una situazione già complicata a causa della carenza di personale e di locali adeguati.
Oggi il deposito dell’esposto da parte di una delegazione di genitori affiancati dal Coordinamento Sanità 19 marzo. Nella denuncia si spiega che manca un neuropsichiatra infantile, un fisiatra pediatrico e un assistente sociale.
Mancano anche altre figure come logopedisti e psicomotricisti, psicologhe specializzate in terapia comportamentale. Manca anche un immobile idoneo nonostante sia stato presentato un progetto che riguarda l’uso dei locali dell’ex ospedale civile.
«Spesso le relazioni sulla situazione clinica del bambino non vengono eseguite tempestivamente - scrivono nell’esposto - causando ritardi o esclusioni per la richiesta del sostegno scolastico e di altri servizi a cui il minore ha diritto o bisogno». A breve un nuovo esposto sarà presentato alla procura di Catanzaro.