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Questa mattina la squadra mobile di Catanzaro e il commissariato di Lamezia Terme ha eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare, emessa dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della locale Procura a carico di Pino Strangis di 43 anni e Domenico Chiricò di 36 anni, in quanto ritenuti responsabili, in concorso con altri, del reato di tentato omicidio, aggravato dalla metodologia mafiosa, nei confronti di Antonio Villella di 42 anni avvenuto a Lamezia Terme a dicembre del 2008.
La misura cautelare applicata agli indagati, sollecitata dal sostituto procuratore Elio Romano, a seguito di una condanna a 16 anni di reclusione riportata dagli indagati nel corso del giudizio celebrato nel giugno dello scorso anno, nelle forme del rito abbreviato, mette a frutto le indagini condotte dalla locale squadra mobile, le cui evidenze hanno consentito di ricostruire il cruento fatto di sangue facendo piena luce sulle modalità di consumazione del delitto e sul contesto di ‘ndrangheta in cui si inquadrava. In particolare, il fatto delittuoso si collocava nella faida tra la cosca mafiosa dei Giampà, alla quale Pino Strangis e Domenico Chricò erano affiliati, e quella dei Torcasio-Cerra-Gualtieri della quale faceva parte, invece, Antonio Villella.
In particolare, Vincenzo Bonnaddio di 59 anni, elemento al vertice della cosca Giampà all’epoca dei fatti, decideva di dare corso all’omicidio di Villella poiché ritenuto partecipe nell’azione omicidiaria perpetrata nei confronti di Pasquale Giampà detto “Buccaccio”, fratello del capo cosca Francesco, di 70 anni, detto “il professore”. Il tentato omicidio di Villella suscitò particolare allarme in quanto era avvenuto all’interno di una sala giochi del centro cittadino di Lamezia Terme, in orario serale e con numerosi avventori all’interno, e la vittima scampò all’agguato per la prontezza avuta nel trovare ricovero in un bagno, all’atto dell’esplosione dei primi colpi.
Gli inquirenti hanno accertato, altresì, che Pino Strangis è stato l’esecutore materiale del tentato omicidio avvenuto esplodendo diversi colpi di arma da fuoco nei confronti di Villella mentre Domenico Chiricò partecipò all’azione in qualità d'autista del ciclomotore utilizzato per sopraggiungere e fuggire dal luogo del delitto. Dopo le formalità di rito Pino Strangis, è stato associato presso la casa circondariale di Catanzaro, mentre per Domenico Chirico la notifica è avvenuta presso la Casa Circondariale di Melfi (PZ), ove lo stesso è detenuto per altra causa.
l.c.