VIDEO | Il contagio di oltre metà degli infermieri, le denunce del personale e dei pazienti pesano e diventa sempre più concreta la possibilità che cessino definitivamente le attività
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Stop ai ricoveri nel reparto Covid di Lamezia Terme. Il poco personale, ma anche la bagarre mediatica sollevata dall’alto numero di contagi, hanno portato a questa decisione che potrebbe, però, essere l’anticamera della chiusura. Cinquantaquattro fino ad oggi i pazienti che sono stati assistiti in poco più di un mese di attività, ma le polemiche non sono mai mancate.
Proprio oggi sulle pagine del Quotidiano del Sud un uomo appena dimesso, paraplegico, denuncia di essere stato lasciato sporco per quattro giorni e di avere ricevuto scarsa assistenza per potere espletare i bisogni fisiologici. Uno stress psicologico, oltre che fisico, quello raccontato dal paziente che sarebbe stato legato al fatto che in servizio sono rimasti solo otto infermieri in quanto più della metà del personale infermieristico è rimasto contagiato.
Ma quella del reparto Covid di Lamezia è un’avventura nata con il piede sbagliato sin dall’inizio. Il personale infermieristico ha da subito protestato contro gli ordini di servizio con i quali era stato reclutato, spiegando di non avere ricevuto formazione, se non tre ore di corso su come indossare e togliere la tuta protettiva.Poi i contagi a catena, l’intervento della Cgil che, dopo avere ricordato di avere mostrato contrarietà all’apertura a causa della carenza atavica di risorse umane, ha chiesto interventi urgenti per ripristinare la sicurezza e, infine, le testimonianze di infermieri e parenti di contagiati su quelle che sarebbero condizioni precarie di lavoro, a partire dai pochi dispositivi di sicurezza.
Ora il reparto non accetterà più ricoveri e si teme che, in assenza di decisioni dall’alto che possano consentire quanto meno di rinforzarne la pianta organica, il prossimo passo sia la chiusura, data da diverse fonti interne come ormai certa.
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