L’uomo, un trentenne già sottoposto ad obbligo di soggiorno, si era introdotto in una ex scuola in disuso. È stato arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale
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Furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Sono questi i reati di cui dovrà rispondere B.D., trentenne lametino, arrestato dagli uomini della Polizia di Stato. L’uomo stava facendo man bassa di fili elettrici all’interno di un ex istituto scolastico in disuso, nel quale si era introdotto dopo aver scavalcato la recinzione, quando è stato sorpreso dagli agenti della Polizia di Stato guidati dal primo dirigente Alessandro Tocco.
Ad avvisare i militari una telefonata giunta alla sala operativa da parte di alcuni cittadini accortisi di strani movimenti. Giunti sul posto i poliziotti della Volante hanno colto in flagranza di reato l’uomo intento a sradicare i fili elettrici dalle varie canaline. Alla vista degli agenti il trentenne si è dato precipitosamente alla fuga scagliando loro contro un groviglio di fili che aveva già prelevato. Prontamente bloccato ha opposto resistenza dimenandosi e scalciando, ma per lui sono scattate le manette. Durante la perquisizione personale gli è stato rinvenuto il provvedimento precettivo di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Lamezia Terme, emesso nel gennaio di quest’anno.
Il materiale elettrico che era stato asportato dall’uomo è stato sequestrato. Condotto negli Uffici del Commissariato, l’uomo B.D., 30enne lametino, è stato arrestato per i reati di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pm di turno, posto ai domiciliari. Nell’udienza con rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.