VIDEO | A Fronti, sulle colline della città della Piana, una strada è collassata. Diversi i sopralluoghi dei tecnici comunali ma nulla si è mosso
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Località Cafossi, Fronti, frazione di Lamezia Terme. Nella notte tra il 4 e 5 ottobre, quando le piogge abbandonanti hanno massacrato il Lametino e hanno strappato la vita a Stefania Signore e a suoi piccoli Cristian e Nicolò, qui crollava una strada.
Una strada già impervia e non molto ampia sulla quale da oltre 40 anni i residenti della zona chiedevano interventi di manutenzione. Quella notte parte della via si è sbriciolata, riducendo ulteriormente il passaggio pedonale e isolando chi in fondo a quella via ha casa o terreni.
«Hanno messo una transenna e pensano così che tutto sia a posto», si sfoga un cittadino. Di sopralluoghi ce ne sarebbero stati tanti, ci raccontano, ma nessuno di questi avrebbe avuto un seguito.
E così quella strada ha di fatto isolato una famiglia che abita in fondo e creato difficoltà a chi prima usava quel percorso per raggiungere i campi e i vigneti.
E purtroppo tutta l’area è a rischio. Sarebbero necessari non solo interventi tampone ma una visione d’insieme dei fattori che stanno determinando un cedimento dei terreni per potere mettere in sicurezza le vie di comunicazione ma anche le numerose abitazioni.
A segnalarci quanto sta accadendo sulle colline di Lamezia è l’esponente di Fratelli d’Italia Mimmo Gianturco che chiede che il Comune si faccia carico di quanto sta accadendo a Fronti, punta dell’iceberg di una zona in cui il dissesto idrogeologico è pressante e necessità assolutamente di un freno.